Aumentano i controlli sulle strade, notizia importante per gli automobilisti: accorgersene adesso però è impossibile
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Cambia tutto per automobilisti e motociclisti, i controlli su strada diventano più severi. Per cercare di raggiungere l’obiettivo comune della sicurezza stradale, sta per arrivare una novità incredibile che potrebbe cambiare del tutto l’approccio con la guida. Perché stavolta la novità, pur essendo molto rilevante, sarà invisibile, diventando forse anche per questo motivo un deterrente ancora più forte per evitare determinati comportamenti pericolosi alla guida.
Mentre in Italia si discute del modo più corretto per utilizzare gli autovelox, che devono ovviamente essere impiegati non tanto per far scattare più multe possibili, quanto per garantire la sicurezza sulle nostre strade, altrove si stanno studiando nuovi metodi per rendere ancora più sicura la guida sia per gli automobilisti che per i motociclisti.
Se è notizia di questi giorni, ad esempio, la sperimentazione nel Regno Unito di nuove telecamere con intelligenza artificiale, in grado di controllare contemporaneamente fino a sei corsie e di notare anche infrazioni che spesso sfuggono, come l’utilizzo del telefono alla guida, in Spagna la grande novità riguarda i poliziotti in motocicletta. Il piano è infatti renderli ‘invisibili’ per poter semplificare il loro lavoro.
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Sicurezza stradale, novità incredibile in Spagna: i controlli saranno ‘invisibili’
A confermare l’arrivo di questa novità per certi versi clamorosa è stata Pere Navarro, presidente della Direzione generale del traffico, in un’intervista concessa al quotidiano El País. Dalla prossima estate, quindi tra non molto, sulle strade spagnole cominceranno a circolare dei ‘finti motociclisti’.
In che senso ‘finti’? Semplice. Non saranno comuni centauri, bensì agenti di polizia in borghese, chiamati a monitorare e controllare il traffico senza essere riconosciuti dagli automobilisti e dagli altri motociclisti. In questo modo potranno avere più capacità di controllo e riusciranno, in teoria, a individuare più facilmente condotte pericolose.
L’obiettivo è cercare ovviamente di ridurre gli incidenti mortali, che in Spagna coinvolgono tantissimi motociclisti, in costante aumento nell’ultimo decennio. Una problematica che in qualche modo deve essere frenata. Per questo motivo, spiega Navarro, si è scelto di optare per una soluzione del genere, in grado di trasformarsi anche in un deterrente molto forte per indurre tutti a guidare con maggior prudenza.
E chissà che questa soluzione, peraltro non complicata da realizzare e nemmeno costosa, non si riveli utile ed efficace per limitare effettivamente i comportamenti platealmente pericolosi. In quel caso, pensare d’introdurla anche in Italia potrebbe rivelarsi un’ottima idea, visto e considerato che anche da noi assistiamo quotidianamente a manovre azzardate e a guida spericolata con ogni mezzo di trasporto, dalle moto ai camion. Comportamenti che mettono teoricamente a rischio la vita di tutti noi, anche di chi invece è solito attenersi alle regole.
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30/3/24
FUORISTRADA.IT