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L’ASAPS Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, che da oltre 30 anni, segue i lavori parlamentari con il proprio Ufficio Studi, ha rilevato un problema legato agli emendamenti approvati in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati, al disegno di legge nr. 1435, in materia di sicurezza stradale e riforma del Codice della Strada. Si tratta dell’uso del cellulare alla guida, un vero e proprio “virus” stradale che colpisce milioni di automobilisti e che è causa di migliaia di incidenti stradali, provocati proprio dalla distrazione per l’uso dello smart-phone in messaggistica istantanea, e anche in lettura di profili sui social network. Nella proposta iniziale depositata dal Governo, la modifica all’art. 173 del codice della strada prevedeva l’inasprimento delle sanzioni amministrative attuali da euro 165 a euro 660 con il nuovo più elevato importo da euro 422 a euro 1.697, ma soprattutto con la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi, già dalla prima violazione e non dalla seconda nel corso del biennio, come prevista oggi peraltro da 1 a tre mesi. Un primo emendamento approvato ha ridotto la sanzione pecuniaria da 250 euro a 1.000 euro, ma poi nell’ultima commissione è stato approvato un ulteriore emendamento che invece dispone la modifica dell’art. 173 inserendo la “minisospensione della patente” di 7 giorni, se il contravventore ha meno di 20 punti della patente oppure di 15 giorni se ne ha meno di 10, con il ritiro immediato direttamente da parte dell’organo di polizia stradale.
In pratica due proposte in contrasto tra loro. La prima depositata dal Governo prevedeva la sospensione per tutti poi invece in Commissione è stata introdotta la sospensione solo per chi ha meno di 20 punti. Ora in Aula entrerà il testo con entrambe (???) le proposte e occorrerà un emendamento che dica quale sia la volontà finale la prima (più severa) o la seconda (molto più morbida)?
ASAPS ha già evidenziato che questa misura della mini sospensione della patente riguarderebbe solo una minima parte dei patentati con meno di 20 punti, perché in base alle statistiche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti questi rappresentano solamente il 2,5% dei conducenti titolari di patente. Più precisamente 818.000, su un totale di 39,2 milioni di patentati. In pratica la sanzione riguarderebbe un numero molto ridotto di soggetti, perdendo gran parte della sua efficacia, se non tutta.
“Vediamo che sull’uso del cellulare alla guida c’è confusione nella predisposizione degli emendamenti. I parlamentari devono scegliere tra una norma severa, che salva vite umane, e una morbidissima. Vanno ricordate le tante audizioni in Commissioni Trasporti, dove si è evidenziato il pericolo derivante dalla distrazione alla guida – afferma il Presidente Giordano Biserni. La “sbornia” del terzo millennio va contrastata senza se e senza ma, con pattuglie su strada anche per ritirare patenti a coloro che usano con troppa facilità lo smart-phone. Non ci piace neppure il cedimento che si è innescato con gli importi, ritenuti troppo elevati e così ridotti dopo l’esame in Commissione. Speriamo solo che i tempi di approvazione di questo disegno di legge ordinaria si riducano, perché siamo ormai a marzo e non siamo neppure entrati in aula alla Camera e temiamo che con il successivo passaggio al Senato per ulteriori modifiche e un probabile nuovo passaggio alla Camera si arrivi alla piena estate”.
COMUNICATO STAMPA ASAPS
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26/2/24, Giordano Biserni
ASAPS