Le strade dell’Italia sono sempre più mortali. La maggior parte delle vittime sono giovani. Un fenomeno che costa tra l’1 e il 3% del PIL e ha un peso sociale incalcolabile. Chi c’era e cosa si è detto durante il convegno “Sicurezza stradale e mobilità sostenibile”
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Le strade italiane mietono ogni anno più vittime, il grande assente è la sicurezza. Infatti, il numero di morti in Italia è aumentato del 20% tra il 2022 e il 2023. La maggior parte sono giovani tra i 5 e i 29 anni. Un fenomeno che ha costi economici rilevanti per il sistema Paese e un impatto sociale incalcolabile. Il primo passo per rendere le strade italiane meno mortali è diffondere una cultura della sicurezza. È quanto è emerso nel corso del convegno “Sicurezza stradale e mobilità sostenibile”, promosso dalla Vice Presidenza della Camera.
I 4 KILLER DELLE STRADE
Ogni anno sulle strade europee muoiono circa 1,3 milioni di persone, soprattutto giovani. I costi sociali ed economici sono stimati tra l’1 e il 3% del PIL di ogni nazione occidentale. Nel 2022 in Italia per i soli incidenti con lesioni a persone le stime Istat sono di 18 miliardi di euro, a cui si aggiungono i danni materiali. Danni che ANIA ha stimato in 4 miliardi di euro.
“Ogni anno dedichiamo un’intera legge di Bilancio a questo. Per migliorare sicurezza stradale e mobilità serve un impegno multidisciplinare. Il desiderio è creare una cultura della sicurezza stradale per porre al centro il rispetto per la vita e la persona per non sentirci complici della quotidiana ecatombe”, ha affermato Fabio Rampelli, Vice Presidente della Camera dei Deputati.
“La differenza tra 50 e 30 km/h è questione di vita e di morte. Dobbiamo lottare contro i quattro killer della strada: distrazione, alcol, velocità e mancato uso delle cinture di sicurezza. Gli effetti benefici della velocità sono altamente sopravvalutati”, ha affermato Antonio Avenoso, Executive Director ETSC – European Transport Safety Council.
“Tra poco usciranno le linee guida sull’educazione alla cittadinanza e le regole stradali avranno un ruolo centrale. Nel 2022 +10% vittime sulle strade, tra il 2022 e il 2023 sono aumentate del 20%. La maggior parte delle morti sulla strada sono causate da chi guidava sotto sostanze stupefacenti”, ha affermato Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito.
STRADE MORTALI, CAUSE E SOLUZIONI
Abbassare i limiti di velocità da 50 a 30 km/h ridurrebbe il numero delle vittime della strada.
“Il 50% delle vittime della strada sono utenti deboli: pedoni, ciclisti e disabili in carrozzella. Le 5 co-cause principali degli incedenti con lesioni a persone sono distrazione, velocità, mancata distanza di sicurezza, mancato rispetto delle regole e manovre irregolari. Quattro su dieci contravvenzioni sono per eccesso di velocità, in aumento stato di ebbrezza e uso di droga”, ha affermato Silvia Bruzzone, Dirigente di ricerca ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica.
Una delle cause principali di morte alla guida è il mancato uso delle cinture di sicurezza.
“Nel 2024 non si può ancora morire perché non si mettono le cinture. I corsi di guida sicura sono uno strumento centrale per diffondere una cultura della sicurezza. Aci propone di permettere la guida di macchine di media cilindrata per neopatentati con il padre affianco o anche dopo un corso di guida sicura. Dobbiamo aggiornarci sulle nuove tecnologie, come la guida autonoma, non respingerle. Parliamo ad esempio dei sistemi avanzati di assistenza alla guida che utilizzano tecnologie come sensori, radar, videocamere e computer di bordo (Adas). In particolare, la frenata autonoma. Stiamo valutando sistemi adas after market da installare sulle auto circolanti. L’obiettivo è rinnovare il parco circolante con vetture poco inquinanti e sicure, mentre oggi mediamente le nostre auto hanno 12 anni. Il piano di incentivazione del ministro Urso dovrebbe avere effetti importanti. Fino ad oggi si rottamavano più Euro 6 che Euro 1”, ha affermato Angelo Sticchi Damiani.
COME AUMENTARE LA SICUREZZA SULLE STRADE
Le tecnologie avranno un ruolo centrale nel contrasto agli incidenti stradali.
“Fondamentale che le strade siano ben illuminate, così come la divisione della carreggiata per monopattini e biciclette. Faremo un video corso a misura di alunno che punta a rappresentare l’importanza del rispetto delle regole come forma di educazione civica. Per tutelare i soggetti deboli. Bene le misure di sospensione in caso di guida con il cellulare, ma se non c’è un posto di blocco nessuno se ne accorge. Le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale comportano un risparmio di vite ed economico importante”, ha affermato Domenico Crocco, Segretario Generale e Presidente Comitato Tecnico Guida autonoma e tecnologie per la sicurezza PIARC Italia – World Road Association
LA CULTURA DELLA RESPONSABILITÁ
“Parliamo di una delle più grandi sconfitte sociali. Dal 2010 la mortalità sulle strade si è ridotta solo del 5%. Come Regione Lazio abbiamo fatto un piano per le strade da 1 miliardi e 200 milioni, oltre 500 andranno al rifacimento delle strade con maggiore rischio mortalità, altri 500 per le nuove strade. C’è una buca ogni 15 metri a Roma secondo le stime. Dobbiamo diffondere una cultura della responsabilità. Organizzeremo una grande iniziativa con i licei: visori per far comprendere realmente quanto l’alcol distorce le percezioni”, ha affermato Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio.
“Bisogna incrementare le campagne di informazione, in molti casi sentiamo parlare di incidenti mortali. C’è un tema di strutture, sistemare ad esempio le condizioni delle strade, ma anche di condizioni di guida e responsabilità di chi è al volante. Stiamo pensando a collaborazioni per migliore la sicurezza nel trasporto pubblico, partendo da Cotral, insieme ad Aci e altre istituzioni”, ha affermato Fabrizio Ghera, Assessore alla Mobilità, Trasporti, Tutela del territorio, Ciclo dei rifiuti della Regione Lazio nel corso del convegno “Sicurezza stradale e mobilità sostenibile”.
“Gli infortuni avvengono per tre quarti nel tragitto casa lavoro. Stiamo lavorando alla formazione dei lavoratori anche sulla sicurezza stradale, ma anche la formazione dei rappresentanti dei lavoratori e del personale medico. Abbiamo istituito anche un meccanismo premiale: risorse finanziarie per sostituire un parco macchine desueto, ma anche riduzione dei contributi Inail per le aziende che avviano un rinnovo”, ha affermato Domenico Princigalli, Direttore ufficio pianificazione dell’Inail.
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20/2/24
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