ONLINE LA GEOLOCALIZZAZIONE DI TUTTI GLI INCIDENTI MORTALI
RISCHIO DI SUPERARE I DATI 2022 “URGENTE AVERE MAGGIORI CONTROLLI E UNA RIFORMA DEL CODICE DELLA STRADA
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Osservatorio ASAPS Pedoni: 440 decessi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, con 283 uomini e 157 donne: 231 avevano più di 65 anni; sei i pedoni morti nell’ultima settimana dell’anno.
Forlì – 1. gennaio 2024 – ASAPS, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, in collaborazione con Sapidata, presenta il report in tempo reale dell’Osservatorio Pedoni dell’anno appena concluso, con i dati parziali grazie alla stima preliminare con notizie prese da agenzie di stampa e dai circa 500 referenti ASAPS sul territorio nazionale, numeri che vedono il decesso sulle strade italiane di ben 440 utenti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Questo dato è parziale e non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi. Istat infatti conta solo i decessi nei primi trenta giorni dal sinistro. Il dato ISTAT definitivo del 2022 indicava in 485 il numero di pedoni morti e il rischio che venga superato è molto alto per i pedoni feriti e poi deceduti in ospedale. Nell’ultima settimana dell’anno sono stati sei i decessi tra gli utenti più vulnerabili. Molti pedoni sono stati uccisi nel luogo più sicuro, sulle strisce pedonali dei centri urbani, nonostante sia prevista la perdita di 8 punti dalla patente in caso di mancata precedenza da parte dei conducenti di veicoli. O addirittura mentre camminavano tranquilli sul marciapiede o in attesa alla fermata del bus. Ancora troppi i casi di pirateria stradale, oltre una quarantina con un 10% di tutti gli investimenti mortali, con la fuga del conducente che ha provocato il sinistro mortale. Le forze dell’ordine grazie ai sistemi di videosorveglianza e a vere e proprie indagini tecnologiche riescono a rintracciare l’autore nell’80% dei casi, ma nonostante l’introduzione del reato di omicidio stradale che ha inasprito le pene, la fuga rimane un comportamento troppo frequente da nord a sud d’Italia, con utenti ubriachi o con la patente sospesa o revocata, o che con veicoli privi di copertura assicurativa. L’analisi per regione conferma il Lazio, come la più pericolosa, con una vera strage con 71 decessi, un sesto del totale, di cui ben 42 a Roma, dove attraversare la strada risulta un rischio altissimo. Ma i dati sono molto preoccupanti anche in Lombardia 51 e Campania 44. Suddivisi per mese sono avvenuti 53 decessi a gennaio, 36 a febbraio, 31 a marzo, 18 nel mese di aprile, che ha avuto un trend migliore rispetto ai tre mesi precedenti. Poi sono 21 i decessi accertati a maggio, 32 quelli di giugno e ben 38 quelli di luglio. Ad agosto 37 i morti e a settembre, il mese peggiore dell’anno 2023, con ben 52 croci sulle strade, una vera carneficina, che supera anche l’anno 2019, prima del COVID. 47 i morti ad ottobre. Novembre ha chiuso a quota 32 e dicembre chiude con 43 morti. Dall’analisi ASAPS emerge che nei mesi di giugno e luglio 2023 sono deceduti più pedoni dell’anno 2022, secondo i dati pubblicati dall’ISTAT, erano infatti morti 28 pedoni a giugno e 35 a luglio. Sono morti complessivamente 283 uomini e 157 donne. Dal report ASAPS gli anziani sono quelli più indifesi, più della metà cioè ben 231 pedoni avevano più di 65 anni, a causa di riflessi ridotti e parziali difficoltà nella deambulazione. Purtroppo 17 pedoni avevano meno di 18 anni, di cui due deceduti ad aprile, uno a giugno, un piccolo in Veneto e una bimba di appena sei anni, scappata dalla guerra in Ucraina e morta a Potenza, un 13enne a Negrar di Valpolicella, ucciso da un pirata stradale poi arrestato lo scorso 31 luglio e ad agosto un 17enne nella bergamasca e la 15enne nel Lazio a settembre e sempre una 15enne ad ottobre nella medesima regione, e una sedicenne a Torino. Molti investimenti hanno visto protagonisti operai nei cantieri stradali, dove emerge spesso anche un tema di sicurezza sul lavoro e di idonea segnaletica stradale che preallerti gli automobilisti, così come anziani investiti da mezzi della nettezza urbana lungo le strade cittadine, e sono decine i casi di automobilisti scesi da auto in panne e poi travolti da veicoli, facendo emergere l’assoluta necessità di rendersi visibili con l’apposito giubbetto retroriflettente di cui tutti devono essere dotati a bordo dei veicoli.
ASAPS, al fine di sensibilizzare sempre più sul tema della sicurezza stradale, ha attivato la geolocalizzazione aggiornata in tempo reale con i luoghi degli omicidi stradali, con il dettaglio delle vie, l’età del pedone e il veicolo investitore. E’ possibile visualizzare la mappa sul sito www.asaps.it ed ha raggiunto 171.000 visualizzazioni, diventando un punto di riferimento per mass-media, amministratori, addetti ai lavori e semplici cittadini.
Ringraziamo di cuore chi sostiene ASAPS con la sua iscrizione o con una donazione per mantenere viva la voce autonoma dell’associazione sulla sicurezza stradale. I dati pubblicati sono coperti da copyright e va citata la fonte ASAPS nel caso siano inseriti in articoli e notizie sui mass media e su siti internet.
“Si conclude un altro anno con centinaia di pedoni morti, in ogni giorno oltre una persona, uomo, donna, anziano o bambino, non tornerà a casa a causa di un veicolo che gli toglierà la vita. Occorre che il disegno di legge ora in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati venga approvato con urgenza, temiamo infatti che i lavori parlamentari necessitino di molti mesi, come accaduto con la legge sull’omicidio stradale. ASAPS chiede anche di rivedere la positiva proposta che introduce la mini-sospensione della patente in caso di numerose violazioni al codice della strada, ma solo per chi ha meno di 20 punti, un 5% di tutti i patentati in Italia. Va introdotta per tutti senza distinzione dei punti posseduti. Molto spesso è proprio la distrazione da cellulare che fa perdere la concentrazione alla guida, con pedoni che volano via dopo l’urto sulle strisce pedonali. Troppa violenza, servono poi più pattuglie dedicate e sanzioni certe, anche se i segnali delle ultime settimane denotano un maggior numero di controlli da parte di tutte le forze dell’ordine, Polizia Stradale, Arma Carabinieri, Guardia di Finanza e le Polizie Locali, che dovrà proseguire per l’anno 2024, appena iniziato” – dichiara il presidente ASAPS Giordano Biserni.
1/1/24