.
Le più recenti tecnologie aprono tanti sviluppi, ma punti interrogativi che andranno monitorati
.
La recente ondata di incidenti che coinvolgono veicoli a guida autonoma riaccende il dibattito sulla sicurezza e la preparazione di queste tecnologie per le strade pubbliche. Un incidente grave a San Francisco, in cui una donna è stata travolta da un taxi a guida autonoma di Cruise, pone in primo piano la questione della responsabilità e delle sfide tecniche nel settore dei veicoli autonomi.
Questo particolare incidente, come riportato dal San Francisco Chronicle, si è verificato in circostanze drammatiche. La vittima, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, è stata prima colpita da un’auto tradizionale e poi travolta da un robotaxi di Cruise che procedeva con il semaforo verde. Questa catena di eventi sfortunati evidenzia la complessità del contesto stradale in cui operano i veicoli a guida autonoma e solleva interrogativi sul loro reale grado di preparazione.
Viene a tal proposito da chiedersi se l’intero ecosistema delle auto a guida autonoma sia pronto per la messa su strada o se possano aprirsi scenari alternativi come quelli più volte palesatisi di avviare l’evolversi del mercato verso contesti protetti come le corse su pista, alternativa che alletterebbe non solo i produttori di automobili a guida autonoma ma anche il mercato delle scommesse. Insomma, per i migliori casinò ci sarebbe spazio per aprire a differenti tipologie quote e i comparatori come http://miglioricasino.com avrebbero l’opportunità di ampliare la propria offerte con l’ingresso di una nuova, innovativa modalità di partecipazione.
Parallelamente, l’industria automobilistica sta affrontando sfide significative nel passaggio alla guida autonoma, una transizione che promette di essere epocale. Nonostante le aspettative iniziali per una rapida adozione dei veicoli autonomi, imprevisti come la pandemia di COVID-19 e la carenza di semiconduttori hanno rallentato notevolmente questo processo.
Secondo Matthew Avery, Director of Insurance presso Thatcham Research, le aspettative create attorno alla guida autonoma erano eccessive. Questo è particolarmente vero se si considera la complessità di sviluppo di tali tecnologie, che coinvolge un ampio spettro di competenze sia nel software sia nell’hardware. La sperimentazione su strada è cruciale, ma la sicurezza rimane una priorità assoluta.
Gli esperti sottolineano che, sebbene siano stati compiuti notevoli progressi, rimangono significative sfide tecnologiche. Gary Marcus, scienziato informatico, evidenzia come i casi limite e le circostanze insolite spesso confondano gli algoritmi di machine learning che governano i veicoli a guida autonoma. Questo rappresenta un ostacolo sostanziale al raggiungimento della piena autonomia di livello 5, dove non è richiesta alcuna supervisione umana.
Nel frattempo, in Italia, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sta lavorando sul decreto “Smart Road”, che prevede la creazione di un ecosistema tecnologico in grado di permettere ai veicoli di comunicare con le strade. Questo approccio orientato alla trasformazione digitale potrebbe essere fondamentale per il successo dei veicoli autonomi, fornendo un ambiente più controllato e sicuro.
La questione si estende anche al settore assicurativo. Con il passaggio ai veicoli elettrici e autonomi, si prevede un impatto significativo sulle polizze assicurative. L’Ivass prevede un cambiamento nel paradigma della mobilità urbana e extra-urbana, con la necessità di nuove formule assicurative che coprano non solo gli incidenti, ma anche la mobilità nel suo insieme.
In conclusione, mentre l’industria automobilistica fa passi avanti verso la guida autonoma, la strada da percorrere è ancora lunga e costellata di sfide. La sicurezza rimane la priorità principale, e ogni nuovo sviluppo tecnologico deve essere accuratamente testato e validato prima di essere implementato su larga scala. La recente serie di incidenti sottolinea la necessità di un approccio cauto e ponderato, bilanciando innovazione e sicurezza.
.
14/12/23
auto.it