Questo sembra l’orientamento di un provvedimento che intende introdurre il governo inglese nell’ambito di una futura legislazione che disciplini la guida autonoma
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GUIDATORE SOLLEVATO – Da tempo ormai, la tecnologia a disposizione della case automobilistiche consentirebbe loro di produrre veicoli in grado di muoversi da soli sulle nostre strade. Se ciò non è ancora realtà, uno dei motivi (forse il principale) è da ricercare in una semplice questione burocratica: se un’auto a guida autonoma causa un’incidente, di chi è la colpa? Un vuoto normativo che frena la diffusione di veicoli autonomi e a cui il Regno Unito sta provando a dare una risposta. Il governo inglese infatti intende rendere legalmente responsabili di eventuali incidenti i produttori delle auto a guida autonoma e non i loro proprietari: “Mentre il veicolo di guida da solo, la responsabilità del modo in cui si guida sarà dell’azienda e non dell’individuo”, ha spiegato il governo inglese.
QUESTIONE CRUCIALE – Il provvedimento, che per ora è solo un indirizzo di quello che si intende fare, si inserirà all’interno di un quadro normativo che punta allo sviluppo dei veicoli autonomi ed è stato accolto in modo favorevole dalle compagnie di assicurazione e dalle startup che si occupano di veicoli autonomi, per i quali la definizione della responsabilità legale è cruciale per consentire una copertura assicurativa e l’accettazione pubblica. Dal punto di vista degli assicuratori, una decisione in tal senso “fornisce chiarezza cruciale per stabilire la responsabilità per la guida autonoma”, ha affermato Tara Foley, responsabile della compagnia AXA per UK e Irlanda. Parallelamente, le aziende avevano minacciato di effettuare i test altrove se le leggi di regolazione del settore promesse non fossero state approvate a breve: “La nuova legislazione per i veicoli a guida autonoma ci darà la fiducia necessaria per continuare a investire in ricerca e sviluppo e a far crescere la nostra base di talenti nel Regno Unito”, ha sottolineato Alex Kendall, ceo di una startup (AV Wayve) in grado di raccogliere investimenti per circa 260 milioni di dollari.
LA LEGISLAZIONE ITALIANA – In Italia, la questione della guida autonoma è ancora lontana dall’essere una realtà, sperimentabile unicamente in test e operazioni speciali sotto il diretto controllo del Ministero dei Trasporti. Da noi, come nella maggior parte degli altri Paesi del mondo, il massimo di automazione della guida raggiunge il livello 2, vale a dire un’automazione parziale della guida. Ciò comprende sistemi di assistenza che controllano lo sterzo e l’accelerazione, ma a essere al controllo del veicolo è sempre il guidatore, il quale deve poter intervenire in qualsiasi momento. La normativa italiana consente quindi la guida cooperativa, non autonoma, e la responsabilità in caso di incidente è sempre del guidatore.
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8/11/23
alVolante.it
https://www.alvolante.it/news/guida-autonoma-colpa-caso-d-incidente-sara-dell-auto-389769