.
S&P Global Mobility analizza la rivoluzione dei veicoli a guida autonoma tra aspettative, ostacoli tecnologici e normativi e la cruciale conquista del pubblico
.
Il fervore intorno ai veicoli a guida autonoma è cresciuto rapidamente negli ultimi anni, ma con il passare del tempo è diventato evidente che ci sono enormi sfide da affrontare. Il report di Standard & Poor’s Global Mobility, riporta analisi e previsioni del potenziale di diffusione della guida autonoma al 2035. Oltre la guida assistita e semi-autonoma di livello 2+ e 3, nonostante gli enormi investimenti e i progressi tecnologici, la strada verso l’autonomia completa livello 4 e 5 è piena di ostacoli, tra cui problemi tecnici, normativi e di percezione pubblica.
LA GUIDA SEMI AUTONOMA E ASSISTITA E’ UNO STANDARD SULLE AUTO NUOVE
Mentre i veicoli di Livello 2+ e 3 stanno diventando sempre più comuni sulle strade, i veicoli di Livello 4 e 5, che promettono un’autonomia completa, sono molto più complessi da commercializzare e adottare su strade pubbliche. Le difficoltà risiedono nella capacità di gestire situazioni di traffico complesso, nel riconoscimento e nell’adattamento a scenari imprevisti e nell’interazione sicura con altri utenti della strada. L’esempio lampante sono i RoboTaxi a guida autonoma Cruise, che solo dopo vari aggiornamenti riescono a riconoscere i mezzi dei First Responder in emergenza. Per quanto avanzati siano i sensori e gli algoritmi, replicare la capacità decisionale di un essere umano è una sfida affidata alle reti neurali e all’AI. Problemi come il riconoscimento di ostacoli imprevisti, la gestione di condizioni meteorologiche avverse e l’interpretazione di situazioni ambigue rimangono problemi irrisolti.
GUIDA AUTONOMA LIVELLO 4, S&P: SOLO 6% DELLE AUTO PRIVATE NEL 2035
“Ci sono immense opportunità di diffusione per i sistemi di guida automatizzata di livello 2+ e livello 3 che stanno beneficiando della standardizzazione delle caratteristiche di sicurezza di serie”, dichiara Jeremy Carlson, Associate Director for the autonomy practice presso S&P Global Mobility. “Le loro funzionalità integrano inoltre la guida odierna, anziché sostituire completamente il conducente, rendendo l’adozione da parte dei consumatori meno problematica”.
S&P Global Mobility prevede che meno del 6% dei veicoli leggeri venduti nel 2035 avrà funzionalità di livello 4, come descritto dalla classificazione SAE J3016. Questa previsione sembrerebbe dovuta al fatto che le prime implementazioni di assistenza alla guida più avanzata nei veicoli di proprietà offrono prevalentemente funzioni di parcheggio avanzate, che spesso necessitano del supporto e della connettività all’infrastruttura. Secondo S&P però, molti fornitori OE di tecnologia rimangono concentrati sul potenziale a lungo termine dei veicoli autonomi nelle flotte che supportano modelli di business MaaS (Mobility as a Service).
NORMATIVE PER LA GUIDA AUTONOMA: IL RUOLO DI CINA E USA SECONDO S&P
S&P sottolinea che anche se la tecnologia raggiunge un livello in cui i veicoli possono operare autonomamente, le normative possono non essere pronte. Ogni paese ha il suo approccio alla regolamentazione dei veicoli autonomi, con alcuni che adottano un approccio più progressista e altri invece sono più conservatori. Questa mancanza di uniformità rappresenta un’ulteriore sfida per le aziende che aspirano a lanciare veicoli autonomi su scala globale. Ad esempio, mentre luoghi come la California stanno diventando sempre più aperti ai test su strada, altre regioni sono più caute.
Stati Uniti e Cina sono attualmente i leader nello sviluppo di veicoli autonomi. La Cina, con la sua combinazione di investimenti governativi, grande popolazione e rapido sviluppo tecnologico, ha il potenziale per diventare il più grande mercato per la mobilità autonoma. Gli Stati Uniti, con la loro cultura innovativa e aziende come Waymo, General Motors e Tesla, sono in prima linea nella corsa alla diffusione della mobilità basata sulla guida autonoma.
.
23/10/23
SICURAUTO.IT