webinar 2 del 27.09.23
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Come omologare in N1 un’auto con rapporto potenza/portata inferiore a 180
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AUTOCARRO O USO SPECIALE?
Tutti conoscono la trasformazione da autovettura in autocarro, utile, molto spesso,
solo ai fini fiscali. Da qualche anno a questa parte la strada per ottenere la defiscalizzazione di un’auto aziendale è stata disseminata di buche, trabocchetti ed impedimenti.
Già alla fine del 2006 arriva un primo stop con il tappo 180.
Un Decreto Dirigenziale dell’Ufficio delle Entrate, anche definito decreto contro i finti autocarri, pone dei paletti alle trasformazioni in autocarro derivati da autovetture, spesso per uso aziendale.
Infatti, pur sapendo che una direttiva europea consente la trasformazione da M1 a N1 secondo parametri internazionali, come la portata, che deve essere suddivisa tra persone trasportate (con esclusione dell’autista) con un peso definito di 68 kg per trasportato e le merci o cose, perché la trasformazione sia possibile le merci o cose devono essere, per peso, almeno un chilogrammo in più delle persone trasportate.
Pertanto, se c’è interesse a mantenere, nella maggioranza dei casi, 4 passeggeri + l’autista, la norma richiede che in partenza la portata di quel veicolo sia di almeno 545 kg. Infatti ,4 passeggeri per 68 kg danno un totale di 272 kg.
In base al citato regolamento occorre avere altrettanta portata per le merci o cose + 1 kg.
Quindi: 272 x 2 + 1 = 545 kg. Se la portata è inferiore bisogna ridurre il numero di passeggeri trasportati fino a soddisfare la norma di riferimento.
Per alcuni veicoli con portate molto basse, intorno ai 400 kg, succedeva che, a seguito della trasformazione, il numero totale dei passeggeri venisse ridotto a 2, per un totale con il conducente di 3 trasportati. A questo paletto sono aggiunti altri due parametri.
Se tutti e tre i parametri sono coincidenti con quelli definiti dal Decreto Dirigenziale per l’Ufficio delle Entrate l’autocarro, ai fini fiscali, resta una vettura.
RICAPITOLANDO, I TRE PARAMETRI SONO:
4 o più posti totali
Codice carrozzeria F0 (furgone) tipico per una trasformazione da autovettura in autocarro
Rapporto potenza in kW e portata in Ton = o maggiore di 180
E’ sufficiente che uno solo dei parametri ottenuti in versione N1 sia difforme da quelli qui sopra indicati, per esempio che i posti siano ridotti a 2, che, in base al decreto, la nuova versione autocarro sia riconosciuta come strumentale.
Successivamente l’articolo 164 del TUIR stabilisce che questa versione in autocarro, come altre previste dall’articolo 54 del Codice della Strada, che non sia ovviamente né autovettura né autocaravan, sia fiscalmente deducibile e detraibile integralmente, purché inerente all’attività del proprietario del bene mobile.
Inoltre, perché la trasformazione da M1 a N1 sia fattibile, è necessario verificare il codice di carrozzeria dell’autovettura di provenienza.
La direttiva europea concede solo ai codici AC (familiare) e AF (multiuso) di essere ammessi al cambio di categoria. (Questi codici sono visibili sulle carte di circolazione al punto j2).
Ci sono inoltre diversi, improvvidi, interpelli inviati all’Ufficio delle Entrate che hanno tolto ogni speranza di acquisizione di una versione autocarro da parte dei liberi professionisti. E tutto questo resiste ancora oggi.
Infine per ottenere l’approvazione in unico esemplare della trasformazione è necessario installare una paratia divisoria, fissata in modo irremovibile e soggetta alle prescrizioni contenute in un apposito decreto ministeriale.
Questa paratia, che per molti veicoli nuovi può essere sostituita da 4 anelli fissati sul pavimento del bagagliaio e muniti di apposite bretelle per fissare il carico, è diventata molto difficoltosa da applicare ai nuovi veicoli.
Infatti i montanti che fino a poco tempo fa erano accessibili per imbullonare o rivettare la paratia oggi sono inaccessibili in quanto muniti di appositi airbag, che ovviamente non possono né essere manomessi, né tantomeno rimossi.
A seguito di questa ed altre installazioni ai fini della sicurezza delle autovetture per trasporto di persone, molte case automobilistiche hanno deciso di non rischiare eventuali sanzioni o pericoli per i propri clienti, sospendendo le trasformazioni in autocarro.
Per esempio, su tutti i marchi del gruppo Volkswagen non è più possibile trovare nuove versioni allestite ed omologate nella configurazione di autocarro.
Pertanto oggi è molto difficile trovare sul mercato degli autoveicoli omologati quali autocarri che possano garantire la deduzione e la detraibilità integrale per inerenza.
Fino a poco tempo fa le case automobilistiche e gli allestitori, per effettuare omologazioni, si basavano sulla normativa europea che consentiva di trasformare un’autovettura M1 in un autocarro N1.
Poi, il Codice della Strada ha introdotto, con l’articolo 54, le diverse versioni di autoveicoli;
e, oltre a quelle sopra richiamate, ha aggiunto anche le versioni ad uso speciale.
Di conseguenza, l’articolo 164 del TUIR ha stabilito che gli autoveicoli ad uso speciale, al pari degli autocarri, sono deducibili e detraibili al 100% quali beni strumentali inerenti all’attività dei proprietari.
IL BREVETTO BUSINESSCAR
una valida alternativa all’autocarro
In questi ultimi anni gli obblighi di sicurezza sugli autoveicoli hanno ridotto a pochissimi esemplari la possibilità di effettuare una trasformazione in autocarro nel rispetto delle regole imposte anche per i veicoli under 180.
Ecco che il nostro brevetto Businesscar.it ci viene in aiuto.
Abbiamo progettato e realizzato una versione utilizzabile solo per
autovetture under 180 da trasformare da M1 a N1, per la quale
abbiamo ottenuto una omologazione UE
valida su tutto il territorio comunitario.
Il vantaggio di questo allestimento è di essere meno invasivo
e più adeguato agli spazi dei veicoli sotto il famoso tappo 180.
Con questa nuova versione di auto ad uso speciale da installare in alternativa all’allestimento autocarro per le autovetture che hanno, come detto, un rapporto potenza e portata sotto a 180 (tappo), siamo certi di fornire diversi vantaggi all’utenza.
Ne citiamo alcuni tra i più importanti:
- Un allestimento omologato secondo i parametri stabiliti dal Codice della Strada e del TUIR
- Un costo molto più contenuto rispetto alla precedente versione uso speciale che rimane necessaria per veicoli con il tappo superiore a 180
- Una soluzione alternativa su tipologie di autovetture che per le nuove regole di sicurezza non possono più essere trasformate in autocarro e che le case automobilistiche sempre di più stanno togliendo dal mercato.
- Gli stessi vantaggi riconosciuti da migliaia di già clienti sugli autoveicoli speciali rispetto alle versioni autocarro, e tanto altro.
- Il noto professore e commercialista Albino Leonardi ha definito, già un decennio fa gli autoveicoli speciali molto più inerenti degli autocarri
COME E’ COMPOSTO L’ALLESTIMENTO
Questo allestimento, come visivamente descritto dalle foto, ripropone, con dimensioni leggermente ridotte, la versione Businesscar.it utilizzata per le auto over 180.
Il prezzo di lancio è 1.800 Euro tutto compreso, chiavi ed omologazione in mano.
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27/9/23
BUSINESSCAR.IT