Alberi caduti sulle auto a causa di temporali ed eventi atmosferici eccezionali. Ecco come funziona il risarcimento danni e l’attribuzione delle responsabilità
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Con il passare degli anni, fenomeni atmosferici di crescente intensità hanno minacciato e continuano a minacciare la nostra sicurezza (e il futuro non sarà certo roseo sotto questo punto di vista), con eventi tempestosi che presentano grandine, fulmini e raffiche di vento talmente forti da sradicare alberi e piante. Termini come downburst, supercelle temporalesche e trombe d’aria, che sono sinonimo di tornado, lo ricordiamo, ci saranno sempre più familiari. Così come familiari sono le immagini di alberi su auto, con tutte le conseguenze del caso. E proprio quando gli alberi cadono sulle auto, emerge una domanda cruciale: come procedere e a chi rivolgersi per ottenere un eventuale risarcimento (se spetta)? La risposta varia in base a diversi elementi, tra cui la localizzazione dell’auto nel momento dell’incidente. A ogni modo, la legge fornisce una certa chiarezza su questi eventi, lasciandoci capire con chiarezza cosa fare nel caso in cui un albero cada su un’auto.
ALBERI SU AUTO: DANNI A CAUSA DEL MALTEMPO, COSA FARE?
In tempi recenti, i cambiamenti climatici hanno trasformato innocui temporali in tempeste di grande portata, provocando non solo piogge intense, ma anche grandine e venti violenti. Le conseguenze di tali eventi possono essere disastrose, inclusa la caduta di alberi o rami sui veicoli parcheggiati nelle vicinanze. In questi casi, chi risarcisce i danni?
La risposta dipende dalla posizione del veicolo quando l’albero cade. Se l’albero si trova all’interno di una proprietà privata, ad esempio, né Anas né il Comune sono responsabili del risarcimento, indipendentemente da dove le radici dell’albero si trovino. Secondo il Codice Civile, la responsabilità ricade sulla persona che ha in custodia l’oggetto che ha causato il danno, a meno che non si possa dimostrare che si tratti di un caso fortuito. Differente il caso l’evento avvenga nell’area pubblica, ma ci sono alcuni nodi ancora da scogliere, che andremo a scoprire nei paragrafi successivi.
COME FUNZIONA IL RISARCIMENTO DANNI
Parcheggiare l’auto all’ombra di un albero può essere un’opzione attraente, soprattutto nei mesi estivi. Tuttavia, i danni provocati dalla caduta di un albero o di un ramo possono trasformarsi in un incubo per l’automobilista. La caduta degli alberi può essere provocata da vari fattori, come violenti eventi atmosferici, malattie degli alberi, cattiva manutenzione, tra gli altri. Ma come si gestisce tale situazione e chi è il responsabile del risarcimento dei danni?
Il primo passo da fare, se un albero è caduto sulla nostra auto, è contattare i vigili del fuoco per verificare se hanno già redatto un rapporto sull’incidente. È consigliabile scattare delle fotografie e, se si dispone di una polizza assicurativa che copre i danni atmosferici, inviarle alla propria assicurazione. È possibile che la compagnia assicurativa richieda direttamente il verbale ai vigili del fuoco.
ALBERI SU AUTO: IL RUOLO DELL’ASSICURAZIONE
Se i danni al veicolo sono direttamente attribuibili a condizioni atmosferiche avverse o eventi naturali come tempeste o uragani, è possibile richiedere un risarcimento alla propria assicurazione se si ha sottoscritto una polizza specifica per tali eventi. La copertura assicurativa per fenomeni meteorologici copre danni materiali e diretti causati da tali eventi. Il risarcimento sarà calcolato sulla base del valore commerciale del veicolo e della franchigia assicurativa, se applicabile. Approfondiremo questo aspetto nei paragrafi finali di questo articolo.
A CHI SPETTA IL RISARCIMENTO DANNI SE NON SI HA UN’ASSICURAZIONE AUTO SPECIFICA
La caduta di un albero su un’auto può avere conseguenze disastrose. Gli eventi meteorologici estremi sono una causa comune, ma spesso la scarsa manutenzione dell’albero può portare a situazioni pericolose. Rami troppo pesanti o un albero che si deteriora nel tempo possono causare gravi danni se non vengono adeguatamente gestiti. Quando ciò accade in una strada pubblica o in un parcheggio, le vittime possono cercare un risarcimento per i danni subiti.
Infatti, se non si ha una polizza assicurativa per eventi naturali, è possibile richiedere un risarcimento al proprietario o al custode dell’albero che ha causato i danni. Inoltre, se l’albero cade su un’auto che si trova in un’area pubblica, il risarcimento deve essere effettuato dall’ente che detiene la proprietà di quell’area, che potrebbe essere il Comune o l’Anas. Per richiedere il risarcimento, è necessario inviare una raccomandata A/R all’ente competente, descrivendo l’evento e fornendo tutte le informazioni rilevanti, come foto, dettagli dell’incidente e una stima dei costi di riparazione.
ALBERI SU AUTO IN AREA PUBBLICA: CHI È RESPONSABILE?
Pertanto, alla luce di quanto appena scritto, quando un albero cade su un’auto in uno spazio pubblico, la responsabilità ricade sull’ente che gestisce quell’area. In una città, questo è spesso il Comune, mentre per strade statali o autostrade, potrebbero essere enti come l’Anas o Autostrade per l’Italia.
Infatti, in base all’articolo 2051 del Codice Civile, chiunque abbia la custodia di un oggetto (in questo caso, un albero) è responsabile dei danni causati da esso, a meno che non possa dimostrare che il danno è stato causato da un caso fortuito. Gli alberi lungo le strade, nelle piazze e nei parchi sono quindi di competenza dell’ente proprietario, che ha l’obbligo di garantire la sicurezza dei cittadini.
Se un albero cade sulla tua auto, abbiamo detto che bisogna inviare una lettera raccomandata all’ente responsabile. Ma cosa deve contenere questa comunicazione?
La lettera dovrebbe descrivere l’evento, includendo qualsiasi prova disponibile, come fotografie o video, insieme alla posizione e all’ora dell’incidente. Dovrebbe anche includere una stima dei danni, basata su un preventivo o una fattura di riparazione.
IL CASO FORTUITO: COS’È E PERCHÉ PREOCCUPA GLI AUTOMOBILISTI DANNEGGIATI
È sempre il sintetico art. 2051 del Codice Civile a specificare l’ancora di salvezza per gli enti: “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
Quindi, gli enti possono cercare di evitare la responsabilità per il danno citando il cosiddetto caso fortuito. Questo termine si riferisce a un evento imprevedibile e incontrollabile, come un disastro naturale. Tuttavia, se l’evento era prevedibile, come la caduta di un albero a causa di nevicate pesanti in una zona montana, l’automobilista potrebbe avere una buona possibilità di ottenere un risarcimento.
È comunque dovere del custode fare in modo di prevenire questo tipo di danni. Infatti, il custode ha l’obbligo di prevenire eventuali situazioni di pericolo per gli utenti delle strade. Ciò significa che se un albero che rappresenta un pericolo non viene adeguatamente gestito, l’ente proprietario potrebbe essere ritenuto responsabile dei danni risultanti. Questo principio vale anche se l’albero si trova su terreni privati adiacenti alla strada.
Tuttavia, diversi giudizi giurisprudenziali hanno stabilito che un evento meteorologico estremo da solo non costituisce un caso fortuito. Per esonerarsi dalla responsabilità, è necessario dimostrare che l’incidente sarebbe accaduto indipendentemente dalle misure preventive adottate. Di conseguenza, enti pubblici o proprietari privati di alberi devono fornire prove del buono stato di salute dell’albero, della regolare manutenzione effettuata e che l’evento dannoso sia stato unicamente causato da un evento eccezionale.
ALBERI CADUTI SU AUTO IN ZONA PUBBLICA: COSA SUCCEDE SE L’ENTE RIFIUTA DI PAGARE UN RISARCIMENTO
Se l’ente pubblico rifiuta di pagare un risarcimento adeguato o afferma che l’evento è stato causato da un caso fortuito, l’automobilista può avviare una causa legale. In questo caso, spetta all’ente pubblico l’onere di dimostrare di avere agito con diligenza nell’assicurare la sicurezza delle sue strade.
ALBERI SU AUTO IN CONDOMINIO: DI CHI È LA RESPONSABILITÀ?
Le regole cambiano se il danno è avvenuto all’interno di un condominio o di un’area privata. Anche in questo caso, è l’articolo 2051 del Codice Civile che disciplina la questione a livello normativo. Abbiamo visto che questo articolo stabilisce che il proprietario o il custode di un oggetto è responsabile dei danni che esso può causare, a meno che l’evento non sia stato causato da un caso fortuito. Pertanto, se i danni sono stati causati da un albero di proprietà di un condominio, la persona danneggiata dovrà rivolgersi direttamente al condominio per richiedere un risarcimento.
Sebbene un giardiniere possa essere stato incaricato dal condominio di curare e potare gli alberi, è comunque l’amministratore del condominio che risponde dei danni in caso di incidente. Tuttavia, il condominio può successivamente intentare un’azione legale contro il giardiniere se si ritiene che il danno sia stato causato da una sua negligenza, al fine di ottenere un rimborso per il risarcimento pagato alla persona danneggiata.
Per ottenere un risarcimento dal condominio, la persona danneggiata deve dimostrare che l’albero che ha causato i danni apparteneva al condominio e che esiste un legame causale tra l’evento dannoso e l’albero in questione. Allo stesso modo, il condominio può liberarsi dalla responsabilità per il danno dimostrando che l’evento è stato un caso fortuito, ossia inevitabile e imprevisto, nonostante l’uso della dovuta diligenza nella manutenzione dell’albero.
COSA SUCCEDE SE L’ALBERO CADE SU UN’AUTO IN UNA ZONA PRIVATA
Il discorso cambia nuovamente se l’albero che ha causato il danno era situato in un’area privata. In questo caso, la responsabilità per il danno ricade sul proprietario dell’area.
In base a quanto scritto finora, è facilmente intuibile capire che se un albero situato in un’area privata cade su un’auto e la danneggia, è il proprietario dell’area a dover risarcire il proprietario dell’auto per i danni subiti.
Per ottenere il risarcimento, il proprietario dell’auto deve inviare una lettera raccomandata al proprietario dell’area privata, spiegando l’incidente e includendo eventuali prove, come fotografie o video, e un preventivo per le riparazioni necessarie. Insomma, deve seguire la medesima procedura descritta nel paragrafo dedicato agli alberi caduti sull’auto in una zona pubblica. Se il proprietario dell’area privata rifiuta di pagare il risarcimento o se il risarcimento offerto non è sufficiente a coprire i danni, il proprietario dell’auto può avviare un’azione legale.
Ancora una volta, per liberarsi da questa responsabilità, il proprietario dell’area privata deve dimostrare che l’evento che ha causato il danno è stato un caso fortuito. Se, per esempio, un temporale di intensità eccezionale ha causato la caduta dell’albero, il proprietario dell’area privata può evitare di pagare il risarcimento.
DANNI DA EVENTI ATMOSFERICI E COPERTURA ASSICURATIVA: QUALE SERVE?
Protagonisti della cronaca recente sono stati violenti temporali hanno causato una serie di danni, tra cui in prevalenza alberi abbattuti dal vento che hanno danneggiato le automobili. A volte, anche in mancanza di vento, ma solo per scarsa manutenzione, hanno fatto notizia gli alberi caduti su auto in zone dove non ci sono stati temporali. Ma in quali situazioni una polizza assicurativa per eventi atmosferici e naturali offre copertura contro questo tipo di danni?
Le polizze assicurative per eventi atmosferici e naturali offrono copertura per danni causati da circostanze meteorologiche “eccezionali”, come grandinate, inondazioni, frane, uragani, trombe d’aria e cicloni. Tuttavia, la sottoscrizione di queste polizze comporta un costo aggiuntivo, calcolato sulla base del valore dell’auto, delle condizioni meteorologiche storiche della zona di residenza dell’assicurato e dell’uso che ne fa.
Per richiedere un rimborso, l’evento atmosferico deve essere riconosciuto come “straordinario” da un centro meteorologico ufficiale e devono esserci più automobilisti che ne hanno riscontrato l’impatto.
COME RICHIEDERE IL RISARCIMENTO DANNI ALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA
Il processo di richiesta del rimborso inizia contattando il servizio clienti della compagnia assicurativa, fornendo i dettagli personali e della polizza. Dopo la conferma dell’eccezionalità dell’evento, si dovrà attendere l’ispezione del perito prima di procedere con le riparazioni, i cui costi saranno successivamente coperti dall’assicurazione.
Le polizze assicurative per eventi atmosferici e naturali possono tuttavia avere restrizioni e limitazioni, come un limite massimo di spesa, una franchigia o un limite minimo di spesa, e l’esclusione di certi eventi o la stipula che le riparazioni devono essere effettuate solo presso officine convenzionate.
Concludendo, sia la dimostrazione del caso fortuito che la comprensione delle condizioni della polizza assicurativa sono essenziali per gestire efficacemente i danni causati da alberi. E inoltre, è sempre necessario ricordare che la consultazione con un professionista del diritto o un consulente assicurativo può essere di grande aiuto per navigare in queste acque spesso turbolente e di interpretazione complessa.
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07/23
fonte: alVolante.it