La pubblicazione settimanale Radar di SWG traccia un quadro ben preciso di quello che pensano gli italiani su questo tema delicato
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Il tema della sicurezza stradale sta diventando sempre più di grande attualità, specialmente dopo che Bologna ha avviato la fase di sperimentazione che durerà sei mesi e che la porterà ad essere la prima “Città 30” d’Italia e che il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha annunciato la tanto attesa revisione del Codice della Strada. Ma cosa ne pensano gli italiani della sicurezza stradale e della mobilità in generale? Un quadro della situazione è stato tracciato da SWG, che ha dedicato un capitolo della sua pubblicazione settimanale Radar proprio a questo tema.
L’auto serve eccome
Quello che emerge è che per la maggior parte degli italiani guidare l’automobile diventa una necessità, soprattutto nei piccoli centri abitati dove l’84% degli interpellati ha ammesso di ritenere questo mezzo di trasporto imprescindibile. Che si tratti di una necessità non implica il fatto che sia una scelta, tutt’altro: nel 25% dei casi, infatti, chi utilizza l’automobile per spostarsi ha ammesso che guidare provoca ansia, in particolare per tutti i potenziali pericoli che gli si potrebbero presentare davanti. Pericoli che spesso sono causati dagli automobilisti stessi: il 79% degli interpellati ha ammesso infatti di aver superato almeno una volta i limiti di velocità, il 55% di non utilizzare le frecce luminosa in fase di svolta, quasi il 50% di tenere il cellulare in mano mentre guida e non rispettare la precedenza, mentre addirittura il 17% ha riconosciuto di essersi messo al volante consapevole di essere in stato di ebbrezza.
Più educazione stradale
Quale può essere quindi la soluzione al problema della poca sicurezza stradale? Inasprire le sanzioni non è per forza la scelta migliore: la maggioranza degli intervistati, il 52%, è convinto che rafforzare il tema dell’educazione stradale con programmi e corsi di guida sicura e consapevole sia la priorità, mentre solo il 37% è convinto che rendere più severe le pene per chi infrange il Codice della Strada sia la soluzione a tutto. Ad ogni modo, la maggioranza degli interpellati, in particolare gli over 35, si è detto soddisfatto della revisione del CdS, dicendosi favorevole anche all’imposizione del limite di velocità di 30 km/h in determinate zone di determinate città (44%).
Corsi di sicurezza
E veniamo quindi ad un dato esclusivo, quello legato ai corsi di guida sicura: nell’87% dei casi vengono considerati utili alla sicurezza di tutti, secondo il 47% degli interpellati addirittura dovrebbero essere resi obbligatori. Ricordiamo che in Italia, come in altri Paesi, già esistono dei corsi di Guida Sicura, rivolti a chi ha già la patente, per allenare i conducenti ai comportamenti di guida corretti e sicuri e per prepararli a gestire una serie di specifiche situazioni di rischio al volante, ma evidentemente per gli intervistati non sono sufficienti: ad esporsi maggiormente in favore di questi corsi sono stati gli under 35 (52%), le donne (52%) e chi vive nella grandi città (56%).
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15/07/23
fonte: FormulaPassion