Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Ddl sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada
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Per ubriachi e drogati alla guida ma anche per chi usa il cellulare al volante sarà tolleranza zero. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Ddl sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada, che impone anche una stretta ai neopatentati: non potranno guidare supercar per i primi tre anni, il limite attuale è di un anno. Misura, questa, introdotta sulla scia del drammatico incidente di Roma che ha coinvolto i giovani youtuber (ma resterebbe la possibilità di evitare i limiti di potenza se a fianco ci fosse un titolare di patente ultracedennale o di categoria superiore con meno di 65 anni di età).
Nel nuovo Codice entrano poi norme per i monopattini e per la sicurezza dei ciclisti. L’obiettivo è coniugare sanzioni e prevenzione. È prevista anche una delega al Mit per rivedere l’intera sistema di multe e sanzioni stradali.
LE PAROLE DEL MINISTRO SALVINI
“Nel Codice della Strada abbiamo messo l’educazione stradale, la prevenzione, i controlli e poi sanzioni pesanti per chi sbaglia, arrivando alla revoca a vita per la patente per i recidivi” mentre ci sarà la “revoca della patente fino a tre anni per chi guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe”, ha spiegato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini.
“Il messaggio è molto chiaro: se ti stronchi di canne, ti impasticchi in discoteca o sniffi a tempo perso e ti metti al volante, lucido sì o lucido no io ti ritiro la patente e fino a tre anni non la rivedi più”, ha specificato Salvini in conferenza stampa dopo il Cdm.
COSA PREVEDE IL DECRETO SULLA SICUREZZA STRADALE
Il testo è composto da 18 articoli e il titolo primo è dedicato alle misure di contrasto per chi si mette alla guida drogato o ubriaco, con una particolare attenzione per i recidivi. In generale, nessun ritocco agli attuali limiti alcolemici.
Tasso alcolemico zero, invece, per mettersi al volante se si è stati già condannati per aver guidato in stato di ebbrezza e obbligo di montare sull’auto l’alcolock, il dispositivo che impedisce la messa in moto se il tasso alcolemico supera lo zero.
Per chi fa uso di droghe, non sarà necessario provare l’alterazione, infatti una volta fermati basterà risultare positivo al test rapido per far scattare la revoca della patente e il divieto di conseguirla per tre anni. Chi ha meno di 21 anni e guida drogato senza patente, potrebbe conseguirla solo dai 24 anni.
Stretta sull’uso dei telefonini alla guida o per chi va contromano: in questi casi scatta la sospensione breve della patente da 7 giorni fino a 20 se non si è “un virtuoso” della Strada e si hanno meno di 20 punti sulla patente.
NUOVE GARANZIE PER I CICLISTI
Il nuovo Codice prevede, inoltre, più garanzie per i ciclisti, “che verranno protetti soprattutto in caso di sorpassi”, infatti sarà “obbligatorio” tenere una distanza di un metro e mezzo quando si sorpassa una bicicletta.
ASSICURAZIONE E CASCO PER I MONOPATTINI
Nel testo spazio anche a norme sui monopattini: obbligatoria la targa, l’assicurazione e l’uso del casco. Per chi circola senza assicurazione è prevista una sanzione da 100 a 400 euro, mentre per chiunque circoli con un monopattino privo di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote viene comminata una multa da 200 a 800 euro.
Inoltre i monopattini elettrici noleggiati nelle città italiane dovranno essere dotati di un meccanismo che li blocchi se escono dalle aree consentite.
I CONTROLLI AUTOMATICI
Il decreto si prefigge di risolvere il problema della differenza tra omologazione e approvazione degli apparecchi di controllo automatico. Un singolo apparecchio potrebbe rilevare anche più di un’infrazione contemporaneamente e verrebbe ampliato l’elenco delle infrazioni accertabili con controlli automatici.
In caso di gravi infrazioni alle norme autostradali e delle strade extraurbane principali, basterebbero le immagini di telecamere di sorveglianza, purché visionate da un agente in diretta o, se “certificate”, entro ventiquattro ore.
LE ALTRE MODIFICHE E SANZIONI
Nel Ddl sono comprese poi modifiche in materia di sicurezza dei passaggi a livello ferroviari, nuove sanzioni per la sosta vietata, nuove norme sulle ztl e “chiarezza” sugli autovelox: gli strumenti dovranno essere omologati per evitare truffe.
Entra in Strada anche la safety car in caso di incidenti per rallentare il flusso veicolare e prevenirne di nuovi. Da ultimo, ma non per importanza, l’educazione stradale: un bonus di due punti ai ragazzi che abbiano frequentato corsi sulla sicurezza a scuola.
È UN PASSO AVANTI O NO PER LA SICUREZZA STRADALE? L’ANALISI DEL SOLE 24 ORE
“Passo avanti per la sicurezza stradale o ennesima velleità di inizio legislatura? È presto per dirlo”, ha scritto Il Sole 24 Ore. “Dal Consiglio dei ministri di ieri, dopo mesi di annunci, è uscito un testo che, stando all’ordine del giorno, è stato sottoposto solo a un esame preliminare. Un disegno di legge che modifica il Codice della strada attuale soprattutto su alcol, droga, controlli automatici, monopattini, mobilità ciclabile e auto guidabili dai neopatentati, con non pochi inasprimenti (anche sui cellulari, in parte) e qualche allentamento (per esempio, sulle sanzioni seriali o legate alle Ztl). Il Ddl dà poi al Governo la delega per una riforma complessiva”.
“Di certo”, prosegue il quotidiano, “c’è che l’ultima riforma del Codice è stata solo parziale, risale a luglio 2010 (legge 120) ed è rimasta inattuata in più di una parte. Tutti i tentativi successivi, con maggioranze parlamentari di ogni colore, si sono arenati tra lunghi giri di audizioni di categorie più o meno organizzate e qualche voto in commissione, in attesa di accordi politici che normalmente dipendono dalle convenienze del momento e non sono mai arrivati”.
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28/06/23
fonte: Start Magazine