Elon Musk mira ad elaborare sistemi “più sicuri degli esseri umani alla guida”, ma la strada da fare è ancora molta
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A che punto siamo con la guida autonoma
Il tema della guida autonoma è sicuramente uno di quelli maggiormente divisivi nel panorama mondiale dell’automobile. Nei giorni scorsi abbiamo raccontato come un’indagine condotta dalla AAA negli Stati Uniti avesse fatto emergere un crescente sentimento di paura da parte degli automobilisti verso la tecnologia che permette ad un veicolo di muoversi autonomamente nel traffico. Alla base di questo trend ci sarebbe anche l’esagerazione da parte delle case automobilistiche nel presentare i vantaggi dei propri sistemi self-driving: l’esempio più lampante è quello di Tesla, spesso al centro di critiche per il modo in cui ha pubblicizzato nel tempo le tecnologie Autopilot e FSD.
Meglio degli esseri umani
All’inizio dello scorso anno Elon Musk, che di Tesla è il fondatore e il CEO, aveva anticipato che sarebbe rimasto scioccato se la tecnologia Full Self-Driving sviluppata dalla sua azienda non fosse risultata “più sicura di un essere umano” prima della fine dello stesso anno, uno standard che lo stesso imprenditore sudafricano aveva giudicato comunque basso e non elevato. Le aree in cui i sistemi messi a punto da Tesla possono risultare maggiormente efficaci, a detta di Musk, sono quelle di guida distratta, in stato di stanchezza e con annesso utilizzo dello smartphone.
Dati a confronto
Sappiamo che ogni trimestre Tesla rilascia diversi dati sulla sicurezza, tra cui il numero di incidenti che sono stati registrati rapportato a quello dei chilometri in cui sono stati attivati i sistemi di guida assistita. Se guardiamo solo al terzo trimestre del 2022, i numeri parlano di un’efficacia del 99,999984%: tradotto, nella quasi totalità dei casi, grazie alle tecnologie Autopilot e FSD, gli incidenti che altrimenti si sarebbero verificati vengono evitati. Se rapportato ai dati rilasciati dalla NHTSA, in effetti, sembra che Tesla abbia centrato il punto: i risultati delle indagini dell’organizzazione mostrano come i conducenti riescano ad evitare incidenti il 99,999819% delle volte, una percentuale elevata ma comunque inferiore a dichiarata dal costruttore statunitense.
Il traguardo è distante
Certo, siamo sempre nel campo puramente scientifico delle statistiche, che chiaramente non tengono in considerazione quelli che sono i comportamenti alla guida di molti conducenti. Certo è che alcuni passi avanti sono stati fatti: resta ora da capire quando la guida completamente autonoma diventerà centrale nel futuro della mobilità, e sembra da questo punto di vista che ci vorrà ancora un po’.
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07/03/2023
fonte: FormulaPassion.it