Vay utilizza un approccio che definisce “teledriving”, ovvero la capacità di controllare l’auto da un sito che può trovarsi anche a chilometri di distanza. Gli operatori possono così pilotare i veicoli servendosi di volante e pedali, oltre che di un monitor per conoscere ciò che si trova intorno all’auto stessa. Sentono, inoltre, i suoni del traffico stradale tramite microfoni e cuffie.
Insomma, come un vero e proprio videogioco, anche se l’auto in questo caso si trova nel traffico reale. I dati vengono trasmessi al centro operativo tramite le consuete reti di dati mobile e, in caso di disservizio di queste ultime, il veicolo si arresta automaticamente.
Per la prima volta, Vay ha provato la sua tecnologia di “teledriving” sulle strade pubbliche della città tedesca di Amburgo, dopo aver ricevuto un’autorizzazione per i test nello scorso dicembre. Normalmente non è consentita la circolazione di veicoli senza conducente umano all’interno. “In qualità di azienda leader nel ‘teledriving’, guidiamo auto elettriche telecomandate sulle strade pubbliche di Berlino e Amburgo da più di tre anni”, ha dichiarato il CEO e co-fondatore di Vay, Thomas von der Ohe. “Con il permesso di esenzione ricevuto nel dicembre 2022, ora siamo stati in grado di guidare con successo anche senza conducente umano”.
Vay è stata fondata a Berlino nel 2018 e tra i suoi fondatori troviamo l’ingegnere italiano Fabrizio Ugo Scelsi. Ora annovera un team di oltre 150 persone, tra cui esperti di software con un passato nella Silicon Valley, insieme a tecnici di sicurezza e hardware per le automobili.
La startup prevede due modalità di impiego principali per la sua tecnologia. La prima è un servizio di tipo “porta a porta”: l’auto viene teleguidata fino alla posizione dell’utente, dove quest’ultimo ne prende il controllo per recarsi alla sua destinazione. Infine, dopo che l’utente giunge a destinazione, l’operatore da remoto riprenderà il controllo del veicolo. La seconda modalità di impiego, invece, prevede che l’auto venga teleguidata mentre l’utente si trova all’interno.
Secondo Vay, il “teledriving” si rivelerà più sicuro per i passeggeri e più conveniente per i conducenti, e contribuirà a ridurre il numero di veicoli presenti sulle strade urbane. Si punta, inoltre, a competere con i fornitori esistenti di servizi di tipo car-sharing e ride-hailing. Fra gli altri vantaggi l’eliminazione della necessità di cercare un parcheggio e la capacità di muoversi a zero emissioni. Il veicolo potrà essere prenotato tramite un’app e sarà particolarmente adatto per gli spostamenti all’ultimo meglio, come per raggiungere casa dalla stazione dei treni o degli autobus.
I dati che Vay sta raccogliendo dai suoi test, inoltre, in futuro potranno essere utilizzati per alimentare lo sviluppo delle soluzioni di guida autonoma affidate all’intelligenza artificiale.
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09/02/2023
fonte: HardwareUpgrade