Dalla coppia alla ricarica, passando per la frenata rigenerativa
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Le auto elettriche sono il futuro del mondo dell’automotive, ma anche già il presente, seppur in Italia da qualche mese ci sia un calo sensibile nelle vendite di questi modelli. Guidare una vettura a zero emissioni è diverso, rispetto ad una con motorizzazione tradizionale: vediamo le informazioni utili per mettersi al volante, fornite da Skoda.
Trasmissione e frenata
Le vetture elettriche non hanno un cambio con diversi rapporti. Come avviene per il cambio automatico, basta selezionare la modalità ‘D’ (o ‘R’ per la retromarcia) per potersi muovere. Inoltre, rispetto alle auto endotermiche, il motore elettrico ha la coppia massima immediatamente disponibili, già praticamente a zero giri.
Un’altra caratteristica peculiare delle auto elettriche è la frenata rigenerativa, per recuperare energia cinetica durante la decelerazione e la frenata. Selezionando la modalità ‘B’ (Brake), infatti, si attiva una maggiore intensità di recupero e, questo, modifica l’esperienza di guida. Infatti, alzando il piede dall’acceleratore, viene amplificata la decelerazione, senza dover toccare il pedale del freno. Su numerose elettriche, è possibile regolarne l’intensità, tramite le palette dietro al volante.
La ricarica
Il rifornimento è, ovviamente, un altro tema chiave, quando si è al volante di un’auto elettrica. La vettura può essere ricarica in due modalità: in corrente alternata (AC) o continua (DC). La prima è meno rapida ed è quella presente nelle comuni reti domestiche, mentre la seconda è più veloce, perché utilizza un caricatore progettato specificatamente per i veicoli elettrici.
Come dicevamo, le prese delle reti domestiche forniscono corrente alternata, che va poi convertita in corrente continua prima di ‘arrivare’ alla batteria. Se si utilizza una presa trifase il flusso di energia è maggiore e la ricarica diventa più veloce, così come utilizzando una wallbox, che propone funzionalità più evolute.
Per effettuare la ricarica, secondo gli standard europei, si usano due cavi: il CCS per la ricarica rapida in corrente continua, mentre il Tipo 2 (o Mennekes) per la corrente alternata. Oltre alla più classica spina per la ricarica domestica.
Dove e quando ricaricare
L’ideale è ricaricare a casa durante la nottata o quando si è al lavoro, mentre per i tragitti più lunghi è consigliabile individuare preventivamente le stazioni di ricarica dove fermarsi, che sia per un rabbocco o per “fare il pieno”.
L’autonomia è influenzata da diversi fattori, tra cui lo stile di guida, la velocità di marcia e la temperatura, sia all’esterno, sia all’interno dell’auto. Rispetto alle vetture endotermiche, l’autonomia si esaurisce più presto quando si viaggia in autostrada, non effettuando quasi mai frenate o decelerazioni, che permettono il recupero di energia.
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03/02/2023
fonte: motorionline