7 OPTIONAL DESTINATI A SPARIRE SULLE AUTO MODERNE: CI MANCHERANNO?
Gli attuali sistemi anticollisione, per quanto precisi e funzionali, sono costosi da implementare e richiedono molta energia. Il sistema che garantisce agli insetti di volare anche in gruppo evitando collisioni sfrutta, invece, risorse davvero esigue. Da qui l’idea di creare un sensore che “lavora” come quello degli insetti
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Se mosche e locuste sono capaci di muoversi in gruppo, senza sbattere l’una contro l’altra, perché non studiare il loro sistema nervoso per creare sistemi anticollisione migliori per le auto? Dev’essere stata questa la domanda che ha ispirato la ricerca di un gruppo di lavoro della Pennsylvania State University. La ricerca è stata pubblicata da ACS Nano e parte proprio dallo studio degli insetti per teorizzare un sistema anticollisione funzionale, economico e poco ingombrante.
Il sistema anticollisione, detto anche sistema pre-crash, è un sistema di sicurezza attiva delle auto che predispone la vettura ad un imminente impatto, in modo da ridurre la gravità dell’incidente. Esistono vari tipi di sistema pre-crash, ma tutti si basano su sensori di distanza e/o sensori che captano l’approssimarsi di un ostacolo.
Secondo quanto si può leggere nell’abstract della ricerca, gli scienziati partono dal presupposto che rilevare una potenziale collisione di notte è molto difficile, a causa della mancanza di illuminazione e della difficoltà ad interpretare i pochi segnali visivi disponibili.
Uno dei sistemi migliori per valutare la distanza di un oggetto è quello che prevede l’utilizzo della tecnologia LIDAR, cioè quella tecnologia di rilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser. Questa soluzione è però costosa da implementare, e richiede comunque un dispendio di energia.
Anche l’utilizzo di sensori di immagine abbinati a software che eseguono degli algoritmi di calcolo è soggetto agli stessi problemi esposti in precedenza. I ricercatori hanno quindi iniziato a studiare gli insetti, che sono capaci di far funzionare un “sistema anticollisione” sfruttando risorse neurali ed energetiche bassissime.
Il sensore creato dagli scienziati funziona rilevando l’intensità delle luci degli altri veicoli
Da qui l’idea di carpire i segreti degli insetti e farne un’applicazione per automobili. Il team di ricerca ha progettato dunque un algoritmo ispirato ai circuiti neurali degli insetti, che invece di analizzare l’immagine dello spazio intorno al veicolo alla ricerca di ostacoli, si occupa di rilevare solamente l’intensità delle luci degli altri veicoli. E in base all’intensità, calcolarne la distanza, stimando così l’avvicinamento e il rischio di collisione.
Questo ha portato alla creazione di un sistema anticollisione che elimina la necessità di una telecamera integrata, e che si basa su un sensore composto da otto elementi circuitali fotosensibili che lavorano come fossero parte di un circuito neurale. Il sistema è dunque estremamente piccolo e leggero, e le richieste di energia sono bassissime – migliaia di volte inferiori rispetto ai sistemi attuali basati su LIDAR.
Il sistema elaborato dai ricercatori della ACS è già stato testato, con successo, in condizioni reali. Al momento, riesce a segnalare un potenziale scontro fra vetture due o tre secondi prima che succeda. Anche se la ricerca è ben lungi dall’essere completa, gli scienziati si dicono ottimisti sul fatto che la sperimentazione possa aumentare di molto la sicurezza in auto.
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20/01/2023
fonte: DMove.it (da :American Chemical Society)
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