Trattori che arano, auto che cambiano colore e taxi che volano: viaggio a Las Vegas nel futuro della mobilità, alla ricerca del profitto perduto
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Chi sarà la regina di Las Vegas? Nel giorno dell’inaugurazione del Ces, la fiera dell’elettronica di consumo che ormai funziona da ribalta per le novità del mondo dell’auto, suona come una provocazione il verdetto di Automotive News: il titolo stavolta tocca ad un trattore a guida autonoma prodotto da John Deere: una piccola meraviglia che consente agli agricoltori di completare l’aratura di notte, ben dopo che le mucche si sono ritirate nelle stalle.
Novità mondo auto: al via il primo Grand Prix tra vetture a guida autonoma
Sembra una provocazione. Anzi, senz’altro lo è. Tra le 274 aziende in arrivo da tutto il mondo, Asia in testa, non mancano nemmeno quest’anno i gioielli della tecnologia capaci di raccontare l’automobile che verrà al termine di una rivoluzione che senz’altro cambierà il modo di viaggiare. Proprio a Las Vegas è prevista mel week end la prima gara tra vetture senza pilota. Ma, dopo anni vissuti all’insegna dell’entusiasmo, ma anche dell’incertezza, il mondo dell’auto si affaccia al 2023 con una nota di prudenza: sì all’innovazione, ma non ad ogni costo perché i sogni possono attendere. I profitti no.Brasile, centinaia arresti per tentato golpe a Brasilia
La riscossa di Detroit, frenano Apple e Amazon
È questo il messaggio che le case stanno lanciando in questi giorni dal Ces, il salone dell’elettronica di consumo, sempre più dominato dall’auto a scapito delle altre novità, ormai retrocesse a fiera dei gadgets elettronici. Stavolta, a differenza delle ultime edizioni pre-pandemia, nessuno si aspetta colpi di scena in arrivo dai Big della tecnologia: Apple, dopo più tentativi falliti, ha rinviato a data da destinarsi l’i Car che sembrava destinata a soppiantare i grandi di Detroit. Amazon ha già abbastanza guai in casa per aumentare gli sforzi in Rivian.
Pea: il fallimento della Jc Ford/Volkswagen
Sì, Microsoft punta comunque ancora un modesto chip (10 milioni di dollari, meno di un bruscolino) di Garik, l’azienda californiana che adotterà la piattaforma Cloud per sviluppare il suo camion a guida autonoma. Ma gli investimenti per arrivare in tempi brevi a veicoli “driverless”, senza bisogno di un guidatore, hanno subito una brusca caduta d’arresto dopo la decisione di Ford e Volkswagen di chiudere Argo, la loro jv basata solo sviluppo della guida affidata all’intelligenza artificiale: un’avventura costata 2,7 miliardi dollari. Una lezione che brucia soprattutto perché, in tempi di denaro sempre più caro e di clienti sempre più poveri, ogni errore rischia di essere fatale.
Tavares punta sul taxi in cielo e sulle polizze ad personam. L’ambizione? Battere Tesla
Bando ai sogni, insomma. A meno che non prevedano il profitto in tempi brevi come piace a Carlos Tavares, numero uno di Stellantis, salito a Las Vegas per ribadire la volontà di recitare un ruolo da protagonista nel futuro dell’auto. Anzi, della mobilità che, dichiara.” può avvenire con qualunque strumento: una bicicletta, una macchina, un velivolo o qualunque altra cosa. Siamo a favore della libertà e il nostro impegno si focalizza su qualunque strumento ad alta tecnologia che possa consentire una mobilità pulita, sicura e accessibile”. Per questo Tavares ha raccolto l’eredità di Marchionne sul mercato Usa rafforzando l’accordo siglato a suo tempo tra la vecchia Fiat Chrysler con Archer per realizzare di Midnight, un velivolo a decollo verticale che traporterà, con un’autonomia di 160 chilometri quattro passeggeri.
Un aero taxi, insomma, che servirà a completare l’offerta di mobilità del gruppo da valorizzare anche attraverso Mobilsight, l’unità di business destinata a sfornare prodotti, applicazioni e servizi B2B per i 34 milioni di clienti che il gruppo conta di connettere entro il 2030. “Utilizzati correttamente – spiega il ceo di Mobilsight, l’indiano Sanjiv Ghate – i dati raccolti dai sensori consentono applicazioni dai vantaggi straordinari: contratti assicurativi personalizzati in base all’uso del veicolo, individuazione dei pericoli in strada o la gestione del traffico”.
Anche così, assieme ai nuovi prodotti (75 già in cantiere per i prossimi anni), tipo il Ram elettrico presentato a Las Vegas, Tavares lancia la sfida più impegnativa: “Abbiamo raggiunto un livello di tecnologia ed efficienza che ci pone in una dinamica forte per sfidare le altre Case automobilistiche, Tesla compresa”.
Novità nel mondo auto: il brusco risveglio di Elon Musk
Una promessa imprudente, forse. Ma molte cose sono cambiate nel mondo a quattro ruote, tra pandemie, innovazioni tecnologiche e novità geopolitiche che si riflettono nell’interventismo dei governi. Al punto he non esistono primati intoccabili, nemmeno per la macchina da guerra messa a punto da Elon Musk, finita nel tritacarne di Wall Street dopo l’impegno del magnate in Twitter. Ma la dura realtà è che fino ad un anno Tesla era valutata alla stregua di un titolo dell’alta tecnologia, con margini di crescita quasi infiniti. Oggi è “solo” il produttore leader di auto elettriche, insidiato da una concorrenza spietata, che va dalla Cina alla formidabile batteria di investimenti dell’auto tedesca (89 miliardi per l’elettrico della sola Volkswagen), che per giunta per la prima volta è costretto a fare sconti sul mercato cinese per frenare il calo della domanda.
L’auto elettrica nel 2030 avrà solo il 30% del mercato
Non sarà un Grand Prix facile per nessuno, quello che impegnerà nel 2023 l’industria dell’auto. Come rivela un report di Kpmg fondato su un sondaggio tra i 500 leader mondiali del settore la transizione all’elettrico promette di essere più complicata del previsto. Nel 2030 solo un terzo delle vendite sarà legato all’auto elettrica, più o meno a metà di quanto previsto un anno fa. La corsa all’elettrificazione, tra infrastrutture e materie prime, è destinata ad assorbire la maggior parte delle risorse. Anzi, due ceo su tre si dicono convinti che nei prossimi anni saranno spinti a vendere buona parte degli asset non strategica per finanziare gli investimenti nell’elettrico.
Sorpresa: l’india produce più del Giappone
Una sfida che passa da colpi di scena, grandi e piccoli. È del 5 gennaio 2023 la notizia che l’India è diventata la quarta potenza mondiale dell’auto: nel 2022, le varie Tata Motors, Maruti e Suzuki hanno prodotto 4,5 milioni di pezzi, sorpassando il Giappone (4,4 milioni), In testa figura la Cina con 26,2 milioni di pezzi, per la prima volta lanciata in una politica di conquista dei mercati, dagli Usa (passando dal Messico) e dalla Germania, legata a doppio filo con il Drago visti i massicci investimenti di Bmw ed Audi che hanno favorito il decollo dell’industria di Pechino, forte della leadership nelle batterie, litio e nelle terre rare, così preziose per l’auto elettrica.
Cina leader, segue l’Europa. Italia in (lenta) ripresa
Al secondo posto del resto c’è l’Europa, anche se non è facile orientarsi nelle scelte dei governi rispetto ad un’industria chiave anche per l’occupazione. L’Italia, il Paese più avaro di incentivi per l’auto elettrica, sembra aver esaurito la lunga serie di ribassi nelle vendite. Così come gli Usa: nel 2022 sono state venduti poco meno di 15 milioni di pezzi (14,8), in forte calo rispetto ai 17-18 milioni degli anni buoni. Ha pesato la crisi dei chip che ha frenato produzione e vendite deludendo le richieste della clientela che ha fatto salire alle stelle il mercato dell’usato (e l’inflazione). Ma quest’anno, avvertono gli esperti, accadrà l’opposto: ripartono le fabbriche ma la recessione e l’aumento dei tassi consigliano di tener basse le previsioni per i prossimi mesi. In questa cornice, però, suona la riscossa di Gm, di nuovo al primo posto per le vendite (2,3 milioni, davanti a Toyota e Hiunday) grazie al boom dell’elettrica Volt (+50% in un anno), ancor prima degli incentivi approvati dal Congresso Usa a favore delle elettriche prodotte sul territorio americano.
Novità mondo auto, Bmw: al mattino scegli il colore che vuoi
Queste preoccupazioni si fanno sentire anche a Las Vegas. Ma, abbandonata la strada dei (goffi) prototipi dell’auto futuribile, buoni per Guerre Stellari, i designer stanno mettendo a punto un’estetica originale, diversa da quella dei veicoli tradizionali. “Dato che i veicoli elettrici non hanno serbatoi di benzina o trasmissioni tradizionali, e visto che le batterie possono essere piatte, la pavimentazione interna non ha tutte le protuberanze o le sporgenze con cui abbiamo a che fare da decenni – scrive Michael Calore di Wired–. Questo dà ai progettisti la libertà di pensare in nuovi modi agli interni, dalla configurazione dei sedili ai sistemi di intrattenimento”. Le concept car offrono una piccola anticipazione di ciò che si potrebbe trovare in circolazione tra cinque o dieci anni. O anche meno, promette Bmw che ha presentato la Vision Dee, un’auto che consente al proprietario di scegliere un colore diverso per la carrozzeria e gli interni (32 in tutto, ma sono possibili altre varianti) con un semplice clic, basandosi sulla tecnologia usata per i Kindle di Amazon. Il guidatore, poi, potrà contare su un amico virtuale, un Avatar immateriale con cui dialogare del più e del meno. L’auto come confessore è l’ultima novità. Per ora.
07/01/2023
fonte: First online