Alcune ipotesi di revisione del CDS riguardano l’aumento dei controlli stradali (anche di notte) e meno tolleranza in caso si venga “beccati” in difetto durante la guida
.
Con il 2023 arriverà anche la riforma che porterà a rivedere diversi aspetti del Codice della Strada: dopo un primo consulto avvenuto nei giorni scorsi, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti (Matteo Salvini) si incontrerà nuovamente a gennaio con i ministri dell’istruzione e dell’interno per definire quelle che sarà la nuova normativa del CDS 2023, imperniata sostanzialmente su un aumento dei controlli stradali da parte delle Forze dell’Ordine e su un inasprimento delle sanzioni, al fine di limitare le morti in caso di incidente.
Uno dei temi principali sui quali si discuterà è la riformulazione del principio su cui si basa la patente a punti, non più sufficiente come deterrente e quindi prossimamente accompagnata da nuovi controlli (anche di notte) e da nuove regole per coloro che sono beccati in stato di ebbrezza, sotto l’influenza di sostanze stupefacenti oppure con il cellulare durante la guida. Le opzioni sono due: ritiro della licenza a vita oppure sospensione per almeno dieci anni.
Si vorrebbe inoltre rendere obbligatoria la presenza dell’etilometro monouso in auto, nonchè una regolamentazione più definita per i monopattini con obbligo di targa, assicurazione e casco. Nodo importante è quello di aumentare la formazione sulla sicurezza stradale nelle scuole (per una maggiore consapevolezza dei futuri automobilisti), assieme a quello vorrebbe rendere proporzionale l’importo delle sanzioni al reddito del trasgressore. Una cosa è certa: il mese prossimo ne sapremo sicuramente di più…
29/12/2022
fonte: Infomotori.com