La situazione RC auto in Italia: il premio sale del 27% per ogni incidente con colpa e girano 3 milioni di veicoli senza assicurazione Il punto in un workshop dell’IVASS
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Il recente workshop internazionale organizzato dall’IVASS dal titolo ‘Experience Ratings in Insurance Markets: Theory and Evidence’ è stato il pretesto per fare il punto della situazione sullo stato della RC auto in Italia ed evidenziare le maggiori problematiche del settore: il numero sempre abnorme di veicoli che circolano senza assicurazione obbligatoria e il premio medio che resta sempre alto, seppur nel contesto di un trend in diminuzione ormai da anni (ma ancora non basta per mettersi in pari con i principali Stati europei).
RC AUTO IN ITALIA: QUASI 3 MILIONI GIRANO SENZA ASSICURAZIONE
Attualmente le stime calcolano quasi 3 milioni di conducenti, il 6% del totale, che girano su veicoli senza assicurazione RC Auto in Italia. Un pericolo per la sicurezza e un danno economico per tutti gli automobilisti onesti, che devono pagare il Fondo di garanzia per le vittime dei pirati della strada e, appunto, di chi guida senza assicurazione auto, senza il quale non sarebbero indennizzati. Quello dell’elusione dell’assicurazione obbligatoria è un fenomeno noto da tempo alle compagnie assicurative e alle forze dell’ordine, che attendono da anni un deciso intervento legislativo per contrastarlo efficacemente. Ma a parte le buone intenzioni di concreto finora si è fatto poco o nulla.
RC AUTO IN ITALIA: PER OGNI INCIDENTE CON COLPA IL PREMIO AUMENTO DEL 27%
Il fenomeno delle auto che circolano senza assicurazione contribuisce, assieme ad altri fattori, a tenere alti i premi RC nel nostro Paese, l’altro grave problema della filiera. Storicamente l’assicurazione auto è sempre stata più costosa in Italia che in altri Paesi europei, anche se nell’ultimo decennio i premi sono diminuiti di un significativo -30% in termini nominali. Il calo è stato raggiunto attraverso la maggiore concorrenza, le minori frodi, le misure normative sul risarcimento e la diffusione delle scatole nere. Oggi gli automobilisti italiani onesti e prudenti ricevono un trattamento migliore rispetto al passato, tuttavia sia il premio medio che il costo medio dei sinistri sono ancora più alti rispetto ai maggiori competitor UE, per non parlare delle cospicue differenze di prezzo tra nord e sud. Non dimentichiamo poi che a ogni incidente causato con colpa i premi subiscono un aumento del +27%.
TARIFFE RC AUTO: IL SISTEMA BONUS-MALUS È ORMAI OBSOLETO?
Quello del criterio per determinare le tariffe è un altro aspetto delicato, tanto da mettere in discussione l’intero sistema bonus-malus. Anche grazie alla Legge Bersani e alla più recente RC familiare la stragrande maggioranza degli automobilisti si trova nella classe di merito più alta. Un gruppo molto vasto che però mette tutti in un unico calderone, non distinguendo (e quindi non premiando abbastanza) chi, ad esempio, non fa incidenti da molti anni e rispetta fedelmente il Codice della Strada. Quando invece i prezzi delle polizze dovrebbero riflettere l’effettiva rischiosità dei conducenti e premiare una guida prudente.
ASSICURAZIONE AUTO: ALTRE IDEE PER ABBASSARE LE TARIFFE IN ITALIA
La strada per allineare i premi RC auto d’Italia al resto d’Europa è dunque ancora lunga, ma come abbiamo visto le soluzioni non mancano (insieme ad altre come l’applicazione di franchigie, le tariffe basate sul chilometraggio, l’obbligo dell’alcolock per ridurre gli incidenti causati dall’abuso di alcol, ecc.). In quest’ambito va seguita con interesse la recente introduzione di Preventivass, un nuovo strumento di confronto aperto tra offerte assicurative concorrenti, ideato per aumentare la trasparenza e la concorrenza del mercato RCA.
21/12/2022
fonte: Sicurauto.it