Consiglio e Parlamento Europeo trovano l’accordo: si punta su sostenibilità dei processi, economia circolare, riciclo e smaltimento
.
Il Consiglio Europeo e il Parlamento Europeo hanno raggiunto oggi un accordo provvisorio per rafforzare le norme sulla sostenibilità del comparto industriale della produzione e smaltimento delle batterie. Il momento è storico: per la prima volta una legge ne regolerà l’intero ciclo di vita, dalla produzione al riciclo, al fine di garantire sicurezza, sostenibilità e caratteristiche tecniche dagli standard elevati.
Le due istituzioni comunitarie attendono ora che la nuova legislazione in materia sia formalmente adottata in modo definitivo.
Norme universali per tutte le batterie
“Le batterie sono un elemento chiave del passaggio dell’UE verso modalità di trasporto a zero emissioni – ha dichiarato Marian Jurečka, ministro ceco dell’ambiente -. Poiché la domanda di batterie crescerà di oltre dieci volte entro il 2030, dobbiamo assicurarci di averne in quantità sufficiente e che le loro catene di approvvigionamento siano sostenibili nel lungo periodo. Le nuove norme promuoveranno la competitività dell’industria europea e garantiranno che le batterie fuori uso vengano adeguatamente raccolte e riciclate in modo che i materiali utili vengano recuperati e le sostanze tossiche non vengano rilasciate nell’ambiente”.
L’accordo provvisorio raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento si applicherà a tutte le batterie, comprese tutte le normali pile usa e getta, oltre che agli accumulatori per veicoli elettrici, industriali, per avviamento, illuminazione e accensione (utilizzate principalmente su veicoli e macchinari) e per mezzi leggeri di trasporto come le biciclette elettriche, i motorini elettrici o i monopattini elettrici.
L’importanza dell’economia circolare
Le nuove regole mirano a promuovere l’economia circolare all’interno del comparto, lungo tutto il ciclo di vita delle batterie. Il regolamento stabilisce pertanto i requisiti di fine vita, compresi gli obiettivi e gli obblighi per il recupero dei materiali. In questo senso, i produttori dovranno occuparsi del recupero di almeno il 63% degli scarti della produzione di batterie usa e getta (percentuale che nel 2027 sarà portata al 73%) e di almeno il 51% degli scarti della produzione di batterie per i mezzi di trasporto (percentuale che nel 2031 sarà portata al 61%).
Si è anche fissata una percentuale di recupero del litio dagli scarti pari a al 50% entro il 2027 e all’80% nel 2031, con la possibilità di modificare queste cifre in base ad accordi futuri, tenuto conto anche dei progressi tecnologici. L’accordo, all’entrata in vigore, prevede già livelli minimi obbligatori di recupero pari al 16% per il cobalto, all’85% per il piombo, al 6% per il litio e al 6% per il nichel.
Elementi riciclati dallo smaltimento delle batterie
Percentuali di recupero delle materie prime
- Cobalto: 16%
- Piombo: 85%
- Nichel: 6%
- Litio: 6%
L’accordo prevede che le batterie portatili incorporate negli apparecchi siano rimovibili e sostituibili dall’utente finale, lasciando tempo sufficiente agli operatori per adattare la progettazione dei loro prodotti a tale requisito (42 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento).
Prodotti certificati dalla culla alla tomba
Le nuove norme mirano a migliorare il funzionamento del mercato interno delle batterie e garantire una concorrenza più leale grazie ai requisiti di sicurezza, sostenibilità ed etichettatura. Quest’ultima sarà raggiunta per garantire prestazioni, durata e sicurezza e il rispetto di severe restrizioni per sostanze pericolose come mercurio, cadmio e piombo. Inoltre riporterà informazioni obbligatorie sull’impronta di carbonio delle batterie.
Il regolamento, infine, stabilirà rigide regole di dovuta diligenza per gli operatori che devono verificare la provenienza delle materie prime utilizzate per le batterie immesse sul mercato.
dic/22
fonte: INSIDEEVs
https://insideevs.it/news/626091/nuove-regole-produzione-batterie-europa/