Conoscere la durata della batteria dell’auto elettrica può essere di aiuto per valutare l’acquisto di un’auto ibrida o elettrica e, grazie ai suoi vantaggi, prediligerla ad una con motore tradizionale. Scopri di più.
La durata della batteria dell’auto elettrica può essere uno dei fattori rilevanti da considerare quando ci si vuole orientare alla scelta di un’auto.
Le vetture con batterie a ioni di litio sono ancora molto giovani, perciò valutare il ciclo di vita della batteria risulta ancora difficile.
Tuttavia, si stima che la durata sia considerevole e possa essere un fattore di vantaggio nella scelta di un veicolo elettrico.
A rimediare alla scarsità informativa, ci ha pensato la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE), che prevede l’introduzione di una normativa che imponga alle Case automobilistiche di dichiarare la durata minima effettiva della batteria dell’auto elettrica.
Quanto durano le batterie delle auto elettriche
Sono diversi gli aspetti che influenzano la durata della batteria dell’auto elettrica.
I principali sono il numero del ciclo di ricarica e le caratteristiche del ciclo.
In generale infatti la batteria agli ioni di litio di un veicolo elettrico ha una durata che va dai 1.000 ai 1.500 cicli di ricarica. Considerata un’autonomia di circa 300-400 chilometri, la durata della batteria potrebbe raggiungere dai 450.000 ai 500.000 chilometri.
Va precisato che, sulla base di questi valori di riferimento, dopo circa 8-10 anni dalla produzione del veicolo, l’efficienza della batteria può ridursi di circa il 20-30%.
Questi dati sono utili per sfatare la credenza comune secondo la quale il ciclo di vita totale di un’auto elettrica sia inferiore rispetto ad una con motore termico alimentato a benzina o a diesel.
Tuttavia, ancora non sono molte le evidenze a supporto, in quanto la tecnologia automotive dell’elettrico è ancora piuttosto giovane, così come i veicoli a batteria agli ioni di litio in circolazione.

Come prolungare la vita di una batteria auto elettrica
La durata della batteria dell’auto elettrica può aumentare se si eseguono alcune accortezze che ne preservano il ciclo di vita.
Il primo consiglio è quello di valutare la possibilità di ricarica a casa tramite la wallbox. Questo perché la ricarica rapida delle stazioni di ricarica può essere più pratica, ma presenta lo svantaggio di avere maggiori costi di alimentazione e anche di contribuire maggiormente all’usura della batteria.
La ricarica lenta che si può effettuare a casa invece è preferibile per preservarla al massimo.
Anche le caratteristiche della guida possono influenzare la durata della batteria. Guidare in modo equilibrato, senza molti cambi di marcia o frenate frequenti può aiutare a mantenere lo stato ottimale della batteria.
Nello specifico, attraverso la frenata viene garantito il recupero dell’energia, ma quando essa viene svolta in modo brusco e repentino, l’energia viene dispersa nell’ambiente sottoforma di calore attraverso le ganasce dei freni.
Un’altra accortezza è quella di non far scaricare la batteria al di sotto del 20% e non ricaricarla oltre l’80%, ad eccezione di viaggi molto lunghi in cui si può optare per la massima carica, per una maggiore tranquillità durante il viaggio.
La garanzia di durata minima
Già nel presente le Case automobilistiche rilasciano per prassi una certificazione a titolo di garanzia sulla durata delle batterie delle auto elettriche che ha una durata di circa 8-10 anni.
In seguito, l’efficienza potrà diminuire e raggiungere il 70% della capacità iniziale.
La proposta di legge da parte della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) prevede di ufficializzare questa prassi a livello istituzionale. Questo vede l’obbligo imposto alle Case automobilistiche di indicare in maniera trasparente ed evidente dei parametri minimi e certificare che entro i primi 5 anni di vita del veicolo o 100.000 chilometri le batterie perderanno meno del 20% della loro capacità e meno del 30% nei primi 8 anni di vita o 160.000 chilometri.
Inoltre sarà richiesta la segnalazione da parte del veicolo dello stato di salute dei propri accumulatori alle autorità nazionali o regionali competenti.
Gli obiettivi di questa proposta mirano a migliorare la qualità delle batterie presenti in circolazione e, di conseguenza, la loro durata. Questo comporterebbe un minore utilizzo di materie prime scarse per la loro realizzazione e anche una minore dispersione di rifiuti da smaltire.
Anche dal punto di vista del consumatore, questa proposta potrebbe contribuire ad una maggiore fiducia e ad una domanda maggiore di veicoli a zero emissioni.
nov/22
fonte: Automotive News