Un modulo radar affidabile e ad alte prestazioni è la chiave per i sistemi di assistenza alla guida automatizzati e per la guida autonoma in futuro. Nuove funzioni, come i sistemi avanzati di frenata d’emergenza (AEB) che reagiscono all’attraversamento di motociclisti, richiederanno prestazioni più elevate e un numero maggiore di moduli per auto. I principali fattori di crescita sono i programmi NCAP (New Car Assessment Program) e la legislazione.
Infineon è un nome di punta nella produzione di circuiti integrati monolitici a microonde per radar (MMIC). L’azienda è stata pioniera nell’integrazione dei ricetrasmettitori (trasmettitore + ricevitore in un unico chip) e nel 2009 ha lanciato il primo chip radar per autoveicoli a 77 GHz basato su SiGe. I prodotti Infineon si rivolgono a tutti i segmenti di mercato, dai radar a corto raggio (corner radar) al segmento premium dei radar frontali.
Ora Infineon ha annunciato il ricetrasmettitore RASIC CTRX8181, la sua prossima innovazione radar e il primo prodotto di una serie di nuovi MMIC radar da 76 a 81 GHz basati su tecnologia CMOS a 28 nm. Il rapporto segnale/rumore e la linearità migliorati del ricetrasmettitore garantiscono prestazioni e resilienza elevate a livello di sistema. Inoltre, il ricetrasmettitore radar di facile utilizzo offre contemporaneamente un approccio di piattaforma scalabile per diversi sensori, compresi quelli angolari, frontali e a corto raggio, oltre alla flessibilità per le nuove architetture software-defined-vehicle. Ciò consente di realizzare applicazioni radar automobilistiche a 77 GHz a costi di sviluppo ridotti.
“Il nuovo ricetrasmettitore CTRX8181 consente una separazione e un rilevamento affidabili degli oggetti, necessari per proteggere gli utenti vulnerabili della strada, tra cui motociclisti, ciclisti o pedoni”, ha dichiarato Tomas Lucia, responsabile del Product Marketing Radar MMIC della divisione Automotive di Infineon. “L’aumento delle prestazioni RF è un prerequisito per il successo dell’implementazione di funzioni di guida assistita e automatizzata affidabili per tutti i livelli SAE, fino al livello 4”.
Il CTRX8181 è stato sviluppato secondo i più recenti standard di sicurezza ISO26262 e dispone di 4 canali di trasmissione e 4 canali di ricezione. Il dispositivo offre un eccellente rapporto segnale/rumore (SNR) e aumenta la portata del modulo standard fino al 25% (ad esempio, da 250 a oltre 300 metri). Il numero maggiore di canali RF con una migliore linearità consente anche una risoluzione verticale o angolare superiore del 33%, per consentire una migliore separazione tra oggetti diversi, come i pedoni accanto alle auto. Queste caratteristiche contribuiscono allo sviluppo di moduli radar per tutte le applicazioni, dai radar angolari a quelli ad alta risoluzione.
Il phase-locked loop (PLL) digitale integrato nel chip consente rampe più rapide per una migliore risoluzione della portata e tempi di ritorno ultrarapidi. Questa nuova caratteristica riduce il consumo di energia e consente di ottenere informazioni più precise sulla velocità, necessarie per separare oggetti a velocità simili. Inoltre, consente una rampa configurabile completamente libera senza compromettere il rumore di fase, rendendo il radar robusto e affidabile in diversi scenari. Questo lo rende perfettamente adatto a schemi di frequenza resistenti alle interferenze, come il metodo della bussola.
La nuova famiglia di prodotti CTRX si combina al meglio con i microcontrollori (MCU) AURIX di Infineon, specifici per i radar, TC3x e il prossimo TC4x, entrambi dotati di unità di elaborazione del segnale (SPU) integrata e di memoria non volatile per la memorizzazione del codice programma on-chip. Il chipset AURIX e il CTRX consentono di ottenere le migliori prestazioni per le future NCAP e per gli scenari reali, come ad esempio una maggiore affidabilità del funzionamento del radar in condizioni meteorologiche avverse.
La suddivisione del sistema offre ai fornitori la flessibilità di offrire soluzioni tradizionali con capacità di elaborazione completa nel radar, ma permette anche di realizzare architetture diverse, come lo streaming di dati pre-elaborati su Ethernet a 100 Mbit/s o 1 Gbit/s con il minimo sforzo. La suddivisione consente inoltre di selezionare l’MMIC e il microcontrollore appropriati per le applicazioni di destinazione, in modo da consentire una facile scalabilità per supportare vari requisiti di costo e prestazioni. Il collegamento all’MCU avviene tramite LVDS o CSI-2 per consentire una maggiore flessibilità nella combinazione dei componenti.
16/11/2022
fonte: elettronicanews