“È chiaro che questa è la peggiore crisi che abbia mai avuto un impatto sull’industria automobilistica. Con l’arresto di tutta la produzione e l’effettiva chiusura della rete di vendita al dettaglio, sono in gioco i posti di lavoro di circa 14 milioni di europei. Chiediamo azioni forti e coordinate a livello nazionale e dell’UE per fornire un sostegno immediato alla liquidità per le case automobilistiche, i loro fornitori e rivenditori”. Con queste parole Eric-Mark Huitema, direttore generale dell’ACEA, l’Associazione europea dei produttori di automobili, che rappresenta i 16 principali produttori di auto, furgoni, camion e autobus con sede in Europa, ha fatto il punto della situazione per la crisi economica che il Coronavirus sta portando nel mondo e chiede aiuto per evitare che il settore automotive esca con le ossa rotte da questa situazione, soprattuto per la sua ripartenza post emergenza sanitaria.
“Apprezziamo le misure politiche che sono già state annunciate, che forniranno il supporto immediato tanto necessario per dipendenti e aziende. Ma ora abbiamo anche bisogno di un dialogo urgente con il presidente della Commissione europea per fare due cose: In primo luogo, adottare misure concrete per evitare danni irreversibili e fondamentali al settore con una perdita permanente di posti di lavoro, capacità, innovazione e capacità di ricerca. In secondo luogo, l’Europa dovrebbe prepararsi a stimolare la ripresa del nostro settore, che contribuirà in modo decisivo alla ripresa accelerata dell’economia europea nel suo insieme. Siamo pronti a collaborare con la Commissione europea, i governi nazionali e altre parti interessate per affrontare questa crisi in atto”. Il resto della nota con cui Hitama chiede di non lasciare solo il settore automotive.