Grossi problemi per la Formula 1. Dopo l’annullamento del Gran Premio di Melbourne a causa del Coronavirus (un elemento del team McLaren è stato trovato positivo al virus e la casa inglese ha optato per il ritiro dalla corsa), l’organizzazione ha deciso di annullare anche le prossime tappe del calendario, ovvero i Gp di Bahrain e Vietnam. A questo punto, con l’impossibilità di prevedere l’evoluzione legata al Covid-19, l’organizzazione sta provando a stilare una tabella di marcia e si cercherà di far partire la stagione il prossimo 24 maggio con il Gp di Monaco. C’è anche la possibilità, però, di aspettare direttamente giugno, incominciare la stagione con l’appuntamento di Baku e cancellare la pausa estiva (era prevista dal 19 luglio al 2 agosto) per andare avanti; in seguito, allungare la stagione fino a metà dicembre e provare a recuperare Cina e Vietnam.
“Il quadro globale riguardo il Covid-19 è in evoluzione e molto difficile da prevedere ed è giusto che ci prendiamo del tempo per valutare“, ha detto Chase Carey presidente della F1. “Stiamo prendendo questa decisione con la Fia (Federazione internazionale dell’automobile) e i nostri promotori per garantire la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti nella Formula 1 e dei fan. Il Gran premio del Bahrain è una gara entusiasmante e non vediamo l’ora di tornarci il prima possibile. Come del resto teniamo molto al primo Gp in Vietnam e di portare lo spettacolo della F1 in una delle città più emozionanti del mondo”, il commento di Chase Carey, presidente dalla Formula 1. Alle sue parole si è unito anche il presidente della Fia Jean Todt: “Proteggere prima le persone. Rinviare le tre gare è stata l’unica decisione possibile da prendere. Continuiamo a fare affidamento sul contributo e sulla consulenza dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dei governi. Lavoreremo con loro durante questo periodo per salvaguardare la salute dei fan, dei concorrenti e di tutta la comunità degli sport motoristici”.