La produzione automobilistica cinese sta subendo pesantemente le conseguenze del Coronavirus, da ieri dichiarato ufficialmente pandemia dall’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Salute). Le interruzioni, le sospensioni e ora la ripartenza, ma in forma ridotta delle attività hanno provocato un grosso calo delle immatricolazioni e il mese di febbraio, rispetto al 2019, ha registrato un -79%: le vendite nel più grande mercato automobilistico del mondo sono crollate a 310mila veicoli.
Questa è la situazione che si evince dai dati diffusi dalla China Association of Automobile Manufacturers (Caam). L’ipotesi dell’associazione stessa, nel caso in cui la pandemia venga contenuta entro aprile, prevede una perdita del 10% nelle vendite entro la prima metà del 2020 e circa il 5% alla fine dell’anno. Da ricordare, inoltre, che la provincia dell’Hubei, zona da dove tutto è iniziato, rappresenta da sola il 10% dell’intera industria automotive cinese.