Il Centro Studi Promotor dall’elaborazione condotta ha indicato che nel 2019 la spesa per la benzina e il gasolio è diminuita del 2%. La somma totale spesa è stata calcolata sui dati sui consumi e la spesa per carburanti auto in Italia comunicati dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il risultato che emerge è di 58 miliardi. Due i fattori che hanno portato a questo calo nella percentuale: 1) il calo del prezzo medio ponderato alla pompa che per la benzina è stato dell’1,9% e per il gasolio dello 0,8%; 2) la sostituzione di veicoli rottamati con veicoli nuovi di fabbrica ha fatto si che ci fosse una diminuzione dei consumi medi unitari del parco e anche per quanto riguarda le emissioni inquinanti o nocive, che sono strettamente legate ai livelli di consumo.
”I dati che abbiamo diffuso oggi sui consumi e la spesa per l’acquisto nel nostro Paese di benzina e gasolio auto sono importanti per la loro rilevanza economica, ma sono anche molto significativi perché indicano che il rinnovo del parco circolante comporta notevoli vantaggi, non solo per la riduzione delle emissioni, ma anche per il contenimento della spesa nell’uso dei veicoli. Purtroppo le immatricolazioni di auto in Italia sono ancora largamente inferiori al livello necessario per assicurare una regolare sostituzione del parco circolante che attualmente ha un’anzianità media di 11 anni e 6 mesi, che è il livello più alto tra quello dei paesi con cui il nostro si confronta. In Italia è aperto il dibattito sull’adozione di incentivi alla rottamazione che possano effettivamente incidere sull’anzianità media del parco circolante. I dati di oggi dimostrano che un’operazione di questo tipo avrebbe conseguenze importanti non solo per l’ambiente, ma anche per ridurre i costi di esercizio degli autoveicoli’’ il commento in merito alla vicenda di Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.