Uno studio fatto dalla Fondazione Filippo Caracciolo di ACI e Bosch sui sistemi di assistenza alla guida (ADAS) ha rilevato che le auto con oltre 15 anni di età hanno molte più probabilità di essere coinvolte in un incidente rispetto ad auto di due anni. Vale lo stesso per le auto nuove che costano meno di 15 mila euro rispetto alle auto premium.
L’obiettivo della ricerca è quello di mostrare l’efficacia del sistema di assistenza alla frenata, capace di ridurre del 38% la probabilità di sinistro stradale. L’elettronica può evitare fino a 4 incidenti su 10 nelle auto più costose, mentre in citycar ed utilitarie con dotazioni meno complete tale capacità si dimezza.
“C’è un’evidente correlazione tra età del veicolo, dotazioni di sicurezza e rischio di incidentalità in particolare per i più vecchi e quelli dal prezzo di listino più basso. E’ doveroso correggere questo vulnus e accelerare il processo di messa in sicurezza dei veicoli, portando gli ADAS su tutte le auto, indipendentemente dal loro valore”, il commento di Giuseppina Fusco, Presidente della Fondazione Caracciolo e Vice Presidente di ACI.
A questo si sono aggiunti i pareri di Gabriele Allevi, Amministratore Delegato di Bosch Italia e Enrico Pagliari, coordinatore dell’Area Tecnica di ACI. Il primo: “Nella scelta dell’auto da acquistare sono sempre più preponderanti gli standard di sicurezza e l’Unione Europea ha già previsto l’obbligo dal 2022 per tutti i veicoli nuovi di un equipaggiamento di sistemi di assistenza alla guida. Il pacchetto ‘salvavita’, pensato per preservare la sicurezza di guidatori e passeggeri, includerà funzioni come l’assistente alla frenata e il sistema di rilevamento del colpo di sonno”; il secondo: “La tecnologia di assistenza alla guida è importabile anche sulle auto usate e perfino su quelle storiche, grazie a dispositivi aftermarket come MobilEye che rilevano i pericoli e avvertono il conducente entro tre secondi dall’impatto imminente, scongiurando così l’incidente o riducendone drasticamente gli effetti”.