“La berlina è il tatuaggio anticonvenzionale dell’industria automobilistica. I giovani le preferiranno anche solo per andare contro corrente rispetto alle scelte fatte dai loro genitori, tutti o quasi possessori di suv”, con queste parole Alfonso Albaisa, capo del design di Nissan, intervenuto al Salone di Tokyo, si è espresso in favore delle berline che, stando ai dati raccolti dallo stesso gruppo , starebbero per riprendere auge sul mercato, a discapito dei suv, che nell’ultimo periodo hanno spadroneggiato (le berlina hanno perso il 25% della quota di mercato nel triennio 2015-2018). “Metà della loro decisione viene dai classici motivi di opposizione allo status quo tipici dei giovani. Le nuove generazioni guarderanno indietro, riscoprendo il fascino delle berline”, ha proseguito lo stesso Albaisa.
A favore del ritorno delle berline anche Hakan Samuelsson, numero uno di Volvo: “Non mi sorprenderei affatto se negli anni si registrasse un aumento sul mercato delle berline. L’aerodinamica e la leggerezza sono sempre più fondamentali se parliamo di attenzione all’ambiente. Per questo abbiamo scelto la S60, una berlina appunto e non un suv, come modello di debutto per la nostra nuova fabbrica nel South Carolina”.
A confermare tutto questo c’è anche il dato incontrovertibile che le prime due posizioni tra le auto più vendute nel segmento C è occupato da due berline: la Toyota Corolla (555.100 unità) e la Honda Civic (417.100). Inoltre, da gennaio a giugno sono state vendute 152.400 vetture di questo segmento, il 52% delle quali in Cina, il 21% in Europa, il 18% in Usa e Canada.