L’Inail, Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, lancia l’allarme su quelli che sono i rischi della strada. Questi, infatti, vanno ad inficiare del 58,5% (dati 2018) sul totale delle morti per incidente nell’ambito dell’attività lavorativa.
Nello scorso anno ben 704 sono state le morti sul lavoro e di queste ben 412 per colpa di mezzi di trasporto. Questi sinistri si verificano soprattutto durante il percorso per andare e tornare dalla sede di lavoro o anche tra chi è costretto a stare molte ore in strada (tassisti, conducenti di autobus, autotrasportatori e rappresentanti di commercio). Oltre al numero, sono state sciorinate anche le cause che portano questi incidenti: al primo posto c’è l’affaticamento fisico e psicologico; in seconda posizione la scarsa manutenzione delle strade; seguono uso scorretto del cellullare, velocità eccessiva e assunzione di alcol o sostanze stupefacenti.
A fare le spese di questa situazione sono state le donne, soprattutto quelle pendolari. In quanto queste ultime spesso, prima e dopo il lavoro, devono assolvere anche ad impegni familiari e la stanchezza porta ad un vertiginoso calo dell’attenzione alla guida. Ben 39 decessi su 69, nel 2018, sono riconducibili a incidenti in itinere.