Roma è la prima città italiana in cui Uber ha scelto di lanciare il suo servizio di bike sharing a pedalata assistita, Jump. Il mezzo, dotato di tecnologia “lock to” (cavo integrato e retrattile per legare la bici a un palo o a una rastrelliera), raggiunge la velocità massima di 25 chilometri orari. Inizialmente saranno 700 gli esemplari, ma l’obiettivo è arrivare a 2.800 bici in poche settimane. L’autonomia della batteria è di 40 chilometri.
Per usufruire delle bici basta scaricare l’app di Uber: bisogna selezionare bici nelle opzioni e apparirà sulla mappa quella più vicina. Una volta scelta si può attivare tramite la scansione del QR code posto sotto al manubrio. Per quanto concerne il costo di utilizzo, si pagano 50 centesimi al momento dello sblocco e 20 centesimi ogni minuto di corsa; si può mettere in pausa per 60 minuti. Chi parcheggerà le bici al di fuori delle aree di copertura del servizio pagherà una penale di 25 euro. Infine, fino al prossimo 30 novembre è disponibile un codice promo (JUMPROMA) per avere 20 minuti di corsa gratuita.
Non sono mancate le parole di soddisfazione sia del sindaco di Roma Virginia Raggi che di Michele Biggi, general manager del Sud Overst Europa di Jump. Il sindaco: “Siamo stati scelti come prima città italiana per avviare il servizio di uno dei maggiori operatori di sharing al mondo. Da oggi tante bici sono a disposizione di tutti. Si tratta di un servizio di bike-sharing moderno che va di pari passo con il rispetto del decoro urbano e la sicurezza dei mezzi. La geolocalizzazione, infatti, permetterà di monitorare le bici in tempo reale”; Biggi: “A Roma ci proponiamo di fornire un servizio ai cittadini che cerchino un’alternativa al proprio mezzo di trasporto o che non ne possiedano uno. Il nostro obiettivo è quello di essere un partner di lungo periodo in tutta Italia. Il lancio di oggi è l’inizio di un percorso che ci porterà a costruire città più smart, lavorando insieme a tutti coloro che contribuiscono a definire la mobilità”.