Con la sentenza n.692/2019 del 16 settembre 2019, la Commissione tributaria delle Marche ha ribadito quanto già stabilito dal maxi condono, noto anche come “straccia-cartelle”, contenuto nel decreto fiscale di quest’anno. Chi, quindi, non ha pagato il bollo auto dal 2000 al 2010 e ha accumulato un debito non superiore ai 1.000 euro (capitale, interessi e sanzioni compresi), se lo vedrà automaticamente cancellato dalla “pace fiscale” voluta dal primo governo Conte.
Ovviamente, ci devono essere due condizioni necessarie. Oltre al debito che non deve superare i 1.000 euro, è condizione necessaria quella che i carichi pendenti con lo Stato siano stati iscritti dal 2000 al 2010. Questo vuol dire che, ad esempio, se tasse non versate nel 2009 ma iscritte dall’Ente successivamente al 2010 non godono dell’annullamento. Lo stesso vale per i bolli precedenti al 2000: se sono stati inscritti in ritardo e quindi successivamente, sono automaticamente nulli. Questa sentenza è stata fatta per pronunciarsi a favore di un contribuente che contestava la richiesta dell’Agenzia delle Entrate di bolli non pagati per un totale di 930 euro.