“Il piano dovrebbe essere quello di controllare interamente Subaru come azienda consociata, contribuendo alla creazione di una mega Toyota. L’arrivo al 20% di quota rappresenta solo il primo passo”, si è espresso così Takeshi Miyao, amministratore delegato della società di consulenza Carnorama, in merito alla probabile mossa di Toyota nell’acquisire un altro 3% (da aggiungere al 17% gia posseduto) di Subaru.
Questo rientra nella serie di alleanze che il colosso giapponese sta stringendo con altre aziende connazionali. Nel caso di Subaru, c’è la volontà di andare a realizzare una nuova piattaforma dedicata alle vetture a zero emissioni; altresì, a Suzuki, di cui possiede quasi il 5% delle azioni, fornirà propulsori ibridi e due veicoli elettrificati da vendere in Europa. Infine, con Mazda (Toyota possiede anche in questo caso il 5%) si vuole andare a collaborare per le batterie e nuove tecnologie per le auto connesse. L’obiettivo a lungo termine, entro il 2030, è quello di triplicare le vendite delle auto elettriche (5 milioni, 4,5 elettriche e il restante ad idrogeno).