Aria di crisi nel mondo automotive e di conseguenza anche in quello della componentistica ci sono preoccupazioni. Un esempio arriva dalle parole rilasciate da Volkmar Denner, ceo di Bosch, al giornale tedesco Suddeutsche Zeitung. Il manager ha parlato di “peggioramento delle prospettive industriali”. Lo stesso si dice abbastanza sicuro sull’impossibilità dell’azienda di “mantenere per il 2019 lo stesso margine operativo del 2018, attestato al 7 per cento. Anche le vendite totali di certo non supereranno quelle dell’anno precedente. I nostri analisti prevedono una stagnazione nella produzione di veicoli nei prossimi anni. Una situazione molto diversa dal passato, quando c’era comunque una crescita. Il vento in poppa è sparito”.
“Ci saranno conseguenze per i nostri dipendenti, soprattutto negli impianti che si occupano dei motori a gasolio. Se impieghiamo dieci persone in un sistema di iniezione diesel, ce ne sono tre in un sistema a benzina e uno solo per un veicolo elettrico. Bosch, comunque, farà di tutto per realizzare la riduzione del personale in modo socialmente responsabile“, la sua chiosa finale sull’argomento relativo all’occupazione dei dipendenti che lavorano per l’azienda tedesca (attualmente 410mila persone in tutto il mondo).