Procede a rilento l’installazione dei nuovi Tutor della velocità con tecnologia SICVe-PM. Dai più di 300 che dovevano essere sistemati su tutta la rete autostradale italiana solo 46 sono stati posizionati. Da ricordare la sentenza della Corte d’Appello di Roma che nel 2018 obbligò Autrostrade per l’Italia a rimuovere il vecchio Tutor in quanto fu riconosciuta la violazione di un brevetto appartenente alla Craft, piccola azienda fiorentina.
Dei 6.943 chilometri che formano l’apparato autostradale del Belpaese, al momento, risultano solo 420 chiliometri di carreggiate monitorate (come detto 46 tratti). Vediamo la situazione: la A1 (Milano-Napoli o anche la cosidetta Autostrada del Sole) ha 10 tratti in direzione nord e 4 in direzione sud; abbiamo poi la A14 (Bologna-Taranto) con 4 verso nord e 6 verso sud. Le altre autostrade presentato pochi chilometri controllati: ad esempio, l’A4 presenta il nuovo tutor nel tratto tra Dalmine e Capriate e tra Capriate e Cavenago in direzione ovest, nulla su tutta la Torino-Venezia. Altra arteria praticamente scoperta è l’A10. Qui è monitorato solo il tratto Celle Ligure-Albissola, in entrambe le direzioni.