L’Inghilterra, e in particolare Oxford, sarà la culla del progetto “Darwin”. Questo servirà a testare le connessioni dati ad alta velocità richieste dai veicoli a guida autonoma per operare in modo efficiente e sicuro e garantire agli stessi un collegamento ininterrotto, anche nei luoghi poco coperti dal segnale tradizionale.
L’obiettivo dell’’azienda di telecomunicazioni O2 e l’Agenzia spaziale europea (Esa), insieme ad altri partner pubblici (Università di Oxford e Glasgow) e privati, è quello, quindi, di sviluppare un sistema satellitare “di riserva”, che si sostituisca alla rete mobile per fornire informazioni vitali alle auto a guida senza conducente. L’Harwell Science and Innovation Campus sarà il teatro di questa sperimentazione e i promotori si augurano di avere risposte già entro il 2020.
“Il progetto Darwin è un pezzo importante del puzzle dei veicoli connessi e autonomi. La ricerca che si terrà nei prossimi quattro anni sarà fondamentale per la creazione di nuovi ecosistemi di trasporto per il pubblico del Regno Unito”, musica e parole di Derek McManus, responsabile dell’iniziativa per O2; “Costruire la tecnologia per collegare le auto a guida autonoma ai satelliti di telecomunicazione permetterà di farsi portare dall’auto robot ovunque si voglia andare, e non solo in aree con un forte segnale mobile”, il parere di Catherine Mealing-Jones, direttrice della Agenzia Spaziale Britannica.
I finanziamenti saranno erogati attraverso l’investimento dell’Agenzia spaziale del Regno Unito nel programma Advanced Research in Telecommunications Systems dell’Esa. Il governo britannico fornirà l’equivalente di 2 milioni e mezzo di euro per la prima fase.
“Questa nuova partnership tra governo e industria rafforzerà la nostra reputazione di leader a livello mondiale nello sviluppo e nella produzione di satelliti e riunirà due dei grandi punti di forza del Regno Unito: l’automotive e spazio“, con queste parole si è espresso Greg Clark, il segretario di stato per le imprese.