Nell’ipotesi della sempre più probabile fusione tra Fca e Renault anche Nissan vuole recitare la sua parte e vuole proteggere le sue conoscenze per quanto riguarda l’apparato tecnologico legato all’elettrificazione, frutto degli investimenti fatti durante gli anni di collaborazione con la stessa Renault.
“Andremmo avanti con la partnership solo se possiamo garantire benefici tangibili dalla condivisione delle tecnologie e se riusciamo ad elaborare condizioni soddisfacenti. Se Renault vuole perseguire questo accordo, riteniamo comunque di dover considerare seriamente la necessità di sostenerli”, il pensiero che trapela dalla volontà dell’azienda giapponese. Inoltre, l’obiettivo della casa nipponica è quello di rafforzare la sua posizione in seno all’alleanza con Renault o comunque nella nuova società che nascerà dopo la fusione. Al momento Renault è il primo azionista di Nissan con una partecipazione del 43,4%, mentre il costruttore giapponese detiene una partecipazione del 15% senza diritto di voto.
La posizione sia di Renault, che di Fca in merito alla partecipazione di Nissan alla fusione è di grande apertura nei confronti della casa nipponica: “Mi assicurerò che Nissan e Mitsubishi traggano pieno vantaggio da questi eventi”, il commento di Jean Dominique Senard, presidente di Renault. Ha aggiunto Mike Manley, ceo di Fca: “I benefici dell’accordo si estenderanno ai partner dell’alleanza, Mitsubishi e Nissan”. Dalle stime fatte dagli esperti del settore, se questo processo dovesse andare in porto si verrebbe a creare il più grande colosso industriale dell’auto al mondo con 15,6 milioni di veicoli venduti all’anno.