Seconda la ricerca, denominata MobilitaAria, realizzata dall’Istituito inquinamento atmosferico del Cnr (Centro nazionale ricerche) e da Kyoto Club è risultato che lo smog nelle città italiane è diminuito, ma resta comunque fuori dai limiti di legge stabiliti da Bruxelles.
Nel dettaglio, sono 14 le città metropolitane prese in considerazione nel rapporto (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia). La peggiore, per qualità dell’aria riferita alla concentrazione di polveri sottili (Pm10), è risultata Torino. Il capoluogo piemontese ha superato ben 90 il limite giornaliero, fissato a 50 microgrammi al cubo. Male anche Milano (79 giorni), Venezia (63), Cagliari (49) e Napoli (40).
Milano, al contempo, è risultata anche la città più avanzata dal punto di vista della modalità di spostamento sostenibile. Circa il 48,3% delle persone, alla propria auto, preferisce spostarsi in bici, a piedi e con il trasporto pubblico locale. Da questo punto di vista bene anche anche Genova (46,7%), Venezia (46,4%) e Bari (44,1%). Le peggiori sono al sud: Messina (22,6%), Reggio Calabria (24%) e Catania (27,9%).