A margine della presentazione di 100 Italian e-mobility stories, studio elaborato da Enel con la fondazione Symbola che racconta le esperienze delle realtà italiane impegnate nella mobilità a zero emissioni, Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda lo sviluppo del mercato elettrico in Italia. “In Italia ci sono fior di aziende, innovative e all’avanguardia, che stanno investendo nell’elettrico: un settore nel quale siamo in ritardo, ma la strada è lunga e il nostro Paese si rifarà“. Inoltre, ha aggiunto dei dati molto interessanti per quel che concerne il numero di infrastrutture presenti sul territorio italiano: “In totale, sono circa 8.300 i punti di ricarica pubblica dei vari operatori presenti sul territorio nazionale, ancora pochi ma in costante crescita. Il nostro scopo è fare in modo che la presenza delle colonnine sulle strade diventi una normalità”.
A quegli che sono gli argomenti sviscerati da Starace, si è aggiunto il pensiero di Francesco Venturini, responsabile di Enel X: “Il nostro piano, varato a fine 2017, punta a installare nel Paese più di 28mila punti di ricarica entro il 2022, a fine marzo scorso abbiamo raggiunto quota 5.700 equamente distribuiti in tutta la penisola. Un bel traguardo, ma il passaggio all’elettrico in Italia è molto più complesso, anche se la transizione è ormai avviata: non bastano le infrastrutture, serve anche l’impegno della politica e dell’industria“.
Infine, dai dati ricavati da questo studio, possiamo vedere che oggi nel mondo circolano 5,3 milioni veicoli a batteria (oltre tre volte in più rispetto al 2016 quando erano erano 1,5 milioni). Di questi, 2 milioni in Cina (+150% nel rapporto 2018 su 2017) e un milione negli Usa (+100%). In Europa, in cima alla classifica c’è la Norvegia: 250mila vetture a batteria su una popolazione che non supera i 5 milioni di abitanti.