ChinaEV100 e Ways Information Technology Co, due società cinesi specializzate in ricerche di mercato, hanno cercato di fare un quadro su chi compra effettivamente le auto elettriche. Prime di addentrarci, però, che nel 2018 le auto vendute sono state 1 milione e 256 mila unità. Una crescita del 69% rispetto all’anno precedente.
Secondo lo studio fatto dai due consorzi le auto rimarrebbero nelle flotte delle aziende che le producono. Per giungere a questa conclusione sono stati analizzati i dati di vendita dei primi 11 mesi del 2018 rilasciati dalla Caam, l’Associazione cinese dei produttori di automobili, ed è stato rilevato che delle 886mila unità elettrificate dichiarate solo 685mila erano destinate a clienti. Le altre 201 mila restanti sono diventate unità destinate alle flotte aziendali.
Questo perché tanti costruttori, soprattutto cinesi, hanno creato flotte di car sharing o ride sharing (mobilità condivisa), i cui parchi auto sono principalmente composti da veicoli elettrici provenienti dalla casa madre.
Baic, Geely e Bmw sono le tre aziende che hanno inaugurato questi tipi di servizi: la prima ha destinato 30mila vetture alla alla mobilità condivisa; la seconda ha rinnovato la flotta con più di 27mila berline elettriche compatte di sua produzione. Infine, la terza ha lanciato una flotta di cento Serie 5 ibride plug-in. Ricordiamo, infine, che le vendite nella Repubblica Popolare sono sostenute da sussidi da parte del governo. Inoltre lo stesso investe per elettrificare la rete di trasporti pubblici. Secondo quanto riportato da Bloomberg su 385mila autobus a zero emissioni esistenti al mondo, il 99% è operativo in Cina. Ogni cinque settimane vengono immessi sulle strade 9.500 nuovi bus a batteria.