E’ obbligatorio che compratore e venditore di una moto (usata) comunichino allo Sportello Telematico dell’Automobilista, situato presso gli uffici ACI o al PRA, che il vecchio proprietario (colui che vende la moto) sta trasferendo il suo diritto di possesso del veicolo ad due ruote ad un altro individuo (il compratore). La comunicazione del passaggio di proprietà assolve il vecchio proprietario dagli obblighi relativi alla moto, che ricadranno sul nuovo proprietario.
Il passaggio di proprietà moto è un momento fondamentale in un atto di compra-vendita relativo ad una moto e, per poterlo concludere in modo regolare, è necessario che vengano presentanti alcuni documenti, quali:
- il CdP, ossia il Certificato di Proprietà;
- la carta di circolazione in due formati, l’originale e una copia del documento;
- la carta d’identità e il codice fiscale di chi acquista il veicolo a due ruote, anche di questi due documenti occorre una loro fotocopia;
- la carta d’identità di chi sta vendendo la moto;
- il modulo TT2119, ossia una domanda precompilata con la quale viene effettuata la richiesta di aggiornamento della carta di circolazione della moto.
Per completare la compravendita di un veicolo a due ruote in modo regolare e lecito, è necessario che la vettura sia intestata al nuovo e legittimo proprietario. Per fare ciò, occorre che le due parti (il venditore e il compratore) facciano il passaggio di proprietà del bene. Tale operazione è piuttosto semplice, soprattutto se il venditore è in possesso del cosiddetto Certificato di Proprietà, con il quale attesta che il veicolo è detenuto legalmente.
Pertanto, se il venditore è in possesso il suddetto documento (il CdP), l’atto di compravendita può essere concluso tramite una dichiarazione unilaterale di vendita, corredata di firma autenticata del soggetto che sta cedendo la moto. Per rendere legittimo questo passaggio è necessaria una marca da bollo del valore di 16 euro. Ovviamente, alla dichiarazione unilaterale, occorre allegare la fotocopia della carta d’identità del venditore.
Per autenticare la firma è sufficiente completare l’operazione in Comune o presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista, come gli uffici ACI, che sono presenti su tutto il territorio nazionale. Se si decide di seguire quest’opzione, il procedimento è assolutamente gratuito, tuttavia sussiste l’obbligo di trascrizione contestuale (da fare al momento) dell’atto.
Se invece ci si rivolge ad un notaio per l’autenticazione della firma, allora il costo può variare tra i 30 e i 40 euro, in ogni caso la cifra non include il valore relativo all’imposta di bollo (16 euro).
Inoltre, se l’autenticazione della firma del venditore viene eseguita presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista l’atto, ossia il passaggio di proprietà, viene automaticamente registrato. Perciò, chi ha intenzione di concludere la procedura nel modo più veloce, dovrebbe sempre scegliere questa strada affidandosi ad un ufficio STA.
L’atto di vendita può essere redatto anche in forma bilaterale, in questo caso è necessaria l’autenticazione della firma sia del venditore che del compratore e, in allegato, occorre consegnare le fotocopie dei documenti di entrambi i soggetti.
Una volta completata la procedura di autenticazione di entrambe le firme, per considerare concluso il passaggio di proprietà, è necessario consegnare il documento presso uno sportello STA dove i funzionari, in tempi brevi, eseguiranno l’aggiornamento dei dati comunicandoli anche al PRA e al DT (Motorizzazione Civile).
Per stabilire a quanto ammonta la spesa da sostenere per concludere in modo legale e regolare il passaggio del diritto di possesso da un soggetto-venditore ad un soggetto-compratore è necessario fare una precisazione: il costo è determinato da oneri fissi e da oneri variabili.
I cosiddetti oneri fissi sono stati stabiliti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze tramite un Decreto Legislativo e sono:
- gli Emolumenti ACI , che ammontano a 27 euro;
- l’Imposta di bollo da versare per effettuare la registrazione al PRA che può essere di 32 euro, se si utilizza la Carta di Proprietà in formato cartaceo oppure di 48 euro, se decide di usare il modello NP-3B come nota di presentazione;
- Diritti MT, ossia della Motorizzazione Civile che ammontano a 9 euro, ai quali vanno aggiunte le spese i versamenti postali;
- l’Imposta di Bollo prevista per l’aggiornamento della Carta di Circolazione che ammonta a
- 16 Euro, cui vanno aggiunte le spese postali.
Per quanto riguarda gli oneri variabili, questi dipendono dal veicolo e dalla provincia in cui avviene il passaggio di proprietà. Stiamo parlando della cosiddetta imposta provinciale di trascrizione, conosciuta anche con la sigla è IPT.
Il costo del passaggio di proprietà è per la maggior parte influenzato dalla suddetta imposta, che è costituita da un valore di base, che è stato fissato dal decreto di cui sopra, e che poi deve essere moltiplicato per i Kw della moto.
Per conoscere il valore unitario è necessario consultare le apposite tabelle, tenendo in considerazione che alle province è concessa la possibilità di aumentare il prezzo unitario per Kw fino ad un massimo del 30%.
Nella tabella, che va presa come riferimento per il calcolo del costo del passaggio di proprietà, i veicoli sono suddivisi per categorie alle quali viene assegnato un valore che, poi, deve essere moltiplicato per il numero di Kw della moto oggetto del trasferimento.
Per i veicolo a due ruote che contano meno di 53 Kw è previsto un prezzo fisso che attualmente è di 150,81 euro.
Se, invece, la moto in questione ha un numero di cavalli che supera il suddetto limite, per conoscere il costo del passaggio di proprietà, è necessario moltiplicare il valore unitario di 3,5119 euro per il numero di Kw del mezzo a due ruote.
Vinicio Paselli
Estratto da: http://www.metanews.it/passaggio-di-proprieta-moto-3805