In attesa che il bollo, come stabilito dalla Commissione Trasporti del Parlamento europeo (bisognerà aspettare il 2026 e dalla potenza e dalla classe ambientale del veicolo si passerà al calcolo del percorso chilometrico del veicolo e il grado d’inquinamento), diventi unico per tutti gli Stati membri dell’Unione europea, vediamo chi, in ogni caso, ha l’esenzione dal doverlo pagare.
In base alla Legge 104 (è la normativa di riferimento in materia di disabilità) le persone disabili hanno delle agevolazioni in campo lavorativo, familiare e fiscale. Questo si riferisce anche al non pagamento del bollo: esistono, però, dei requisiti ben precisi per poter ottenere questa agevolazione.
Il primo requisito necessario deve essere il possesso del tesserino che attesta l’invalidità del soggetto in questione; ovviamente solo alcuni tipi d’invalidità sono vincolanti per l’esenzione: persone sorde o non vedenti, disabili con handicap mentali o con gravi difficoltà di deambulazione e invalidi con ridotte capacità motorie. L’esenzione può essere richiesta dai familiari degli invalidi nel caso in cui certifichino di avere a carico la persona disabile, e quest’ultimo non deve avere un reddito superiore a 2840.51€. I mezzi che rientrano nel range sono quelli che hanno fino 2000 cc per i motori a benzina e 2800 cc per i diesel.
Per procedere alla richiesta di esenzione è necessario presentare domanda all’Agenzia delle Entrate della propria Regione entro 90 giorni dalla scadenza del pagamento del bollo. Per gli anni successivi non è necessario ripresentare la domanda. Deve essere obbligatoriamente rifatta solo nel caso in cui i requisiti cambino, vengano meno o si decida di vendere l’auto.