Secondo un’analisi della Jato Dynamics (azienda britannica che fornisce dati riguardanti operazioni commerciali legate all’auto) il mercato dell’auto in Italia è in forte crisi. La capacità produttiva e la popolarità delle auto fatte in Italia è molto diminuita: questo è dato sia dalla crisi economica che ha colpito il paese tra il 2011 e 2014 ma anche dalla forte concorrenza europea e asiatica.
Il nostro paese, infatti, occupa l’ottavo posto nella speciale classifica delle vendite per origine (solo il 3,3% del totale). La Germania occupa il primo posto e vanta una quota di vendita pari al 26%, la Spagna segue al secondo posto con il 13% e sul gradino più basso del podio la Francia, con il 12%. Il dato più preoccupante, però, è che il Belpaese si trova dietro stati più piccoli dal punto di vista sia della popolazione che del mercato interno. L’esempio lampante è rappresentato dalla Repubblica Ceca che, nonostante un mercato interno sette volte più piccolo del nostro, produce e vende autovetture 2,3 volte in più.
Altro grosso problema è l’esportazione. Due auto su tre fabbricate in Italia restano nel Paese. Uno dei motivi di questa situazione è data dal fatto che la Fiat ha spostato la propria produzione (da segnalare che la Fiat 500 è l’auto italiana più venduta in Europa, ma appunto è prodotta fuori). Altro motivo che rende poco appetibile l’auto italiana è legata alla tipologia. In Europa si predilige il suv e in questo senso l’Italia ne produce pochi, solo 4 sono i modelli: Fiat 500X, Jeep Renegade, Alfa Romeo Stelvio e Maserati Levante. Soluzioni? Probabilmente puntare con più decisione sul suv per risalire la china.