(omnimoto.it)
Nessun gestore in Italia ha alzato il limite da 130 a 150 km/h
Sentite questa fake news: in Italia c’è il limite di 150 km/h su alcune autostrade. In realtà, il limite su tutte le autostrade è di 130 km/h. Tutto nasce da un articolo del Codice della Strada che dice: la velocità massima non può superare i 130 km/h per le autostrade, i 110 km/h per le strade extraurbane principali, i 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati (con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali). In caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura, la velocità massima non può superare i 110 km/h per le autostrade ed i 90 km/h per le strade extraurbane principali. Dopodiché, c’è un “capitolo” dedicato ai 150.
Solo una possibilità
I gestori possono alzare il limite a 150. Possono. Ma non l’hanno mai fatto. Sentiamo quando possono: sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, sulla base delle caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, previa installazione degli appositi segnali, sempreché lo consentano l’intensità del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti e i dati di incidentalità dell’ultimo quinquennio. Non basta: quelle autostrade devono essere dotate di apparecchiature debitamente omologate per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati (insomma il famigerato Tutor).
In parole povere
Sui tratti più sicuri (per il traffico, il meteo, i sinistri recenti), sì alla possibilità di 150 km/h, purché ci sia il Tutor. Tarato ovviamente a 150 km/h. Sin dal 2003, quando c’è la facoltà di alzare il limite a 150, l’Asaps (Amici Polstrada) si è sempre dichiarata contraria: “Questo provvedimento viene a vanificare il positivo messaggio offerto agli automobilisti dalle modifiche al Codice della Strada del 30 giugno 2003, e in particolare dalla patente a punti. Consentire ai veicoli di viaggiare nel nostro Paese a 150 km/h lancia un’ombra di grande preoccupazione tra chi persegue l’obiettivo di una maggiore sicurezza stradale”.
Il manifesto anti 150
Tanto che l’Asaps fece un manifesto contro i 150, sottoscritto anche da altri. Con cui si invitano i gestori delle concessioni autostradali a non elevare i limiti di velocità nei loro tratti di competenza: “Ricordiamo loro le responsabilità che ne potrebbero derivare in caso di incidente stradale provocato dalla mancata corrispondenza tra limiti di velocità e condizioni di traffico e sicurezza delle strade”. Non solo: le organizzazioni firmatarie ventilarono la possibilità di costituirsi in giudizio contro i concessionari responsabili, qualora in caso di incidente stradale, fosse evidenziata una loro responsabilità a causa dei limiti di velocità elevati. Insomma, almeno per ora, pare difficile che un gestore alzi il limite da 130 a 150. Nonostante le fake news.
omnimoto.it – 07/02/2018