Bassa autonomia della batteria e scarsità di colonnine. È ancora ardua la salita per risolvere la questione della ricarica auto elettriche. Soprattutto nel caso di viaggi a lunga percorrenza rappresenta ancora un problema difficilmente risolvibile. Ma si stanno studiando le soluzioni, in particolare tre. Vediamo quali.
Una versione elettrica per ogni modello
Vi sono i progetti delle case automobilistiche di rendere le proprie auto tutte con una versione elettrica. Le Mini dal 2019 si potranno acquistare solo elettriche, mentre nell’ultimo Salone del’Auto di Francoforte, Volkswagen si è impegnata a investire 20 miliardi per rivedere la sua intera gamma in versione anche elettrica. Questo dovrebbe pian piano risolvere sia il problema dell’autonomia della batteria, ma anche del prezzo visto che al momento sono ancora costose le auto e le batterie possono fare al massimo 350 Km.
Quando l’auto elettrica sarà per tutti?
Inizierà probabilmente ad esserci davvero un grande sviluppo dell’auto elettrica nel 2020, quando le emissioni di Co2 per direttiva Ue dovranno diminuire sensibilmente. Poi, entro il 2030, nazioni come Gran Bratagna, Norvegia. Francia e probabilmente anche la Cinahanno intenzione di bloccare la vendita delle auto benzina e diesel. L’unica nazione in Europa davvero avanti per le auto elettriche grazie agli incentivi che sono arrivati al 40% è la Norvegia. Lì il problema è lo scarso numero di colonnine.
Ricarica auto elettriche, necessarie più colonnine
Una recente ricerca della Morgan Stanley indica proprio l’assenza di colonnine per la ricarica una delle ragioni della scarsa diffusione di auto elettriche. Secondo le nuove regole, nel caso di autorizzazione alla realizzazione di nuovi impianti di distribuzione carburanti e di ristrutturazione totale degli impianti di distribuzione carburanti esistenti, le Regioni prevedono l’obbligo di dotarsi di infrastrutture di ricarica elettrica di potenza elevata. Di più: la ricarica all’auto elettrica si potrà fare anche in autostrada. Il decreto prevede che i concessionari presentino entro il 31 dicembre 2018 un piano di diffusione dei servizi di ricarica. Le stazioni di ricarica veloci autostradali dovranno essere posizionate a non più di 50 chilometri sullo stesso asse viario, mentre per strade urbane ed extraurbane la distanza massima sarà di 20 chilometri.
Mauro Blasi – autotoday.it – 05/01/2018
Ricarica auto elettriche: batterie e colonnine in evoluzione, quando ci saranno