I blocchi del traffico a Milano, Torino e Brescia influenzano ben poche le concentrazioni nell’atmosfera di PM 2,5 (le polveri sottili piu’ pericolose per la salute). Lo sostiene uno studio sull’inquinamento in Val Padana svolto da RSE, la societa’ di ricerca del Gestore dei Servizi Energetici (GSE, la societa’ pubblica che promuove le fonti rinnovabili).
“L’intero comparto “trasporto su auto” privato contribuisce per il 14% delle concentrazioni di PM 2,5 medie annue a Milano – si legge nel rapporto -. L’8% di questo dato e’ provocato dalle auto in circolazione a Milano, il resto da quelle del bacino circostante. Pertanto riduzioni anche drastiche del trasporto su auto, ma circoscritte alla sola area urbana di Milano (estensione AREA C, limitazioni veicoli diesel) porterebbero a una discesa della concentrazione media annua di PM 2,5 di pochi punti percentuali. Lo stesso discorso vale per altre citta’ della Pianura Padana come Torino o Brescia”.
RSE ritiene molto piu’ utile, per ridurre le polveri sottili, uno riconversione anche parziale del parco auto lombardo verso veicoli ecologici. Lo studio calcola che con una quota del 20% di auto elettriche e un altro 20% di auto ibride, si avrebbe una riduzione del 26% delle emissioni di PM 2,5 e del 21% della CO2 (anidride carbonica, il principale gas serra).