Hyundai sta lanciando una ‘contactless auto’ nel Regno Unito in grado di accettare donazioni per beneficenza utilizzando un veicolo a emissioni zero Hyundai Ioniq elettrica. Questa vettura permetterà alle persone di donare in beneficenza con un solo tocco delle loro carte di credito o di debito in cinque punti di donazione senza contatto incorporati nei pannelli del veicolo.
Hyundai: auto contactless per donare
Ogni donazione da 5 o da 10 sterlineattiverà la macchina che ringrazierà le persone per la loro generosità con un segnale video o audio o con un movimento elettronico. La targa della Ioniq diventerà anche un totalizzatore digitale che aumenterà ogni volta che qualcuno dona.Il grande pubblico potrà vedere la Contactless auto per la prima volta in un evento di lancio il prossimo 22 maggio 2017 all’interno della stazione King Cross a Londra. Dopo il suo lancio, la vettura attraverserà tutto il Regno Unito facendo la sua apparizione in una serie di concessionarie Hyundai e negli Stand Up To Cancer tra maggio e novembre 2017.
La contactless Auto della società sud coreana fa seguito a una sperimentazione di successo effettuata dal Cancer Research UK, che ha già utilizzato in altri ambiti la tecnologia contactless che ha permesso loro di poter ottenere pagamenti con maggiore facilità da parte dei donatori.
“I lettori contactless verranno incorporati perfettamente nei pannelli del veicolo Ioniq e saranno adattati per coordinarsi con il totalizzatore a LED che sarà costruito nella targhe anteriori e posteriori.”“La nostra prima auto contacteless sarà progettata da Hyundai per unirsi alla lotta contro il cancro” ha detto Tony Whitehorn, presidente e CEO di Hyundai Regno Unito.
“E ‘una partnership entusiasmante che porta un modo divertente e semplice di donare alle masse”, aggiunge Rachel Carr, capo di Stand Up To Cancer. “Speriamo che le persone in tutto il Regno Unito saranno impressionati e ispirati dal veicolo e sceglieranno di toccare e donare per sostenere Stand Up To Cancer per portare i nuovi trattamenti contro il cancro a quante più persone possibili”.