(omniauto.it)
Fra i temi caldi anche la sicurezza di moto, pedoni e ciclisti
Sono giorni bollenti in tema di sicurezza stradale. A tenere banco è in particolare la guida con lo smartphone in mano: salgono così in fretta gli incidenti dovuti a distrazione (specie a causa del cellulare) che il Governo vuole correre ai ripari. Il problema alla base di tutto è che un giro di vite è contenuto nel disegno legge di riforma del Codice della Strada, impantanato però da almeno 5 anni in Parlamento. Così il viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, ha lanciato l’idea: un decreto immediatamente efficace a maggio, anche se la data esatta non è stata specificata. Oggi, per chi guida con smartphone in mano, c’è una multa di 161 euro, più il taglio di 5 punti-patente: la sospensione della patente da uno a 3 mesi scatta solo alla seconda infrazione nel biennio. In futuro, se il decreto diverrà realtà, la patente verrà sospesa da uno a 3 mesi subito, alla prima infrazione. Una proposta che raccoglie consensi, ma Emilio Patella (segretario nazionale autoscuole Unasca) si spinge oltre.
Guide obbligatorie per le moto
“Siamo favorevoli all’intenzione di inserire questa novità nel decreto che anticipa alcune questioni relative alla sicurezza stradale, anche perché, lo abbiamo ribadito spesso, il Codice della Strada è fermo in Senato – dice Patella -. Abbiamo chiesto che ci sia un intervento anche su alcuni punti altrettanto importanti per la sicurezza nell’ottica delle iniziative urgenti per limitare gli incidenti stradali. In particolare, chiediamo che vengano introdotte le guide obbligatorie anche per le moto, dato che per le auto è stata un’innovazione positiva”. L’Unasca chiede che sia abolito un cavillo: prevede che le guide per le moto vengano fatte solo su strade poco frequentate: “Oggi per preparare al meglio i candidati e insegnare a guidare anche in autostrada le autoscuole sono costrette a violare la norma, rischiando contravvenzioni e caricandosi di responsabilità”.
Pedoni e ciclisti, che fare
Sul tavolo anche il problema pedoni (ne muoiono 2 al giorno) e dei ciclisti (250 vittime l’anno). “La formazione è la chiave anche per far comprendere le conseguenze della distrazione al volante: un punto che accomuna, purtroppo, tanti incidenti, che vedono coinvolti pedoni o ciclisti, e che spesso sono causati proprio dall’utilizzo del cellulare alla guida”, chiosa l’Unasca. In merito ai ciclisti, per decreto, si vuole introdurre la distanza minima obbligatoria laterale fra auto e bici: un metro e mezzo. La multa? Potrebbe rientrare fra quelle già previste per le manovre di sorpasso senza rispettare le dovute precauzioni: 81 euro, taglio di 5 punti e in caso di recidiva (2 infrazioni in 2 anni) sospensione della patente da uno a 3 mesi.
autore: redazione omniauto.it – 01/05/2017
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