Nasce Targa Alert, la rete di responsabili tecnici in Lombardia
Il procedimento operativo della revisione Ministeriale è progettato in maniera così rigida che spesso risulta surreale da applicare. Il cliente, prima di far sottoporre il veicolo al controllo, è tenuto a compilare i moduli di richiesta e provvedere al pagamento della tariffa. Se il veicolo presenta un’anomalia, da una lampadina bruciata a problemi ben più seri, la revisione avrà un esito non regolare, ovvero “RIPETERE” e “SOSPESO”. Nulla di anomalo, se non l’obbligo di ripetere INTEGRALMENTE la revisione ministeriale, dopo le riparazioni, entro un mese, ripagando la tariffa. Questo protocollo, probabilmente sconosciuto alla gran parte degli automobilisti, va ben oltre il buon senso degli operatori del settore. Un automobilista è sicuramente tenuto a mantenere in ordine il veicolo, ma non ha le competenze di un Responsabile Tecnico per poter dire con certezza che il veicolo risponderà positivamente agli oltre 50 controlli di una Revisione Ministeriale. Gli operatori, prima di sottoporre un veicolo a revisione, spesso procedono ad un’analisi visiva più o meno accurata (anche accurata a pagamento: pre-revisione) del veicolo; se il veicolo non supera il controllo, è bene consigliare al cliente la riparazione in modo che possa ripresentarsi con il veicolo in conformità, evitando così il doppio pagamento della tariffa. Questo buon senso degli operatori spesso viene usato maldestramente dagli automobilisti scorretti; capita spesso che i clienti chiedano un’analisi del veicolo, non tanto per effettuare la riparazione, ma per capire fino a che punto il Responsabile Tecnico sia corruttibile. Senza entrare nel merito, è risaputo che ad oggi esiste in Italia un gran numero di centri di revisione disonesti che, pur di incassare la tariffa Ministeriale e “guadagnare” il cliente, sono disposti a fare revisioni irregolari creando un ingente danno economico alla concorrenza leale, oltre che alla sicurezza stradale. È così che il “buon senso” degli operatori fa scattare il meccanismo degli automobilisti-trottola: automobilisti che girano i centri revisione della zona fino a trovare il disonesto disposto a revisionare un veicolo non conforme. Per contrastare questo fenomeno inarrestabile in diverse regioni italiane stanno nascendo alcuni progetti social gestiti dagli operatori del settore. Il Targa Alert Lombardia, rete di Responsabili Tecnici della Lombardia, è uno di questi. Quando un veicolo palesemente difforme si presenta a revisione, magari solo per chiedere quali riparazioni dovrebbe eseguire per superare il controllo, noi inviamo un “Alert” ai colleghi della zona, sempre nel rispetto della Privacy dell’automobilista; non vengono mai comunicati numeri di targa e anagrafica dei clienti. Dopo ormai 6 mesi di attività del progetto possiamo dire che il 90% dei clienti torna al centro di revisione che ha fornito la consulenza con le riparazioni effettuate, mentre del restante 10% si perde ogni traccia. Spesso alcuni automobilisti appartenenti a questo 10% vanno a chiedere informazioni a più centri partecipanti all’iniziativa Targa Alert, senza venire “accontentati”. Chiediamo agli organi di competenza collaborazione e supporto per questa iniziativa perché questo 10% di automobilisti rappresenta un pericolo per la sicurezza stradale collettiva: i veicoli difformi che circolano sono pericolosi per tutti. Il nostro obbiettivo è creare un sistema infallibile di scambio dati tra Responsabili Tecnici, Motorizzazioni di competenza e Polizia Stradale; i dati dei veicoli difformi verranno comunicati alla Polizia e, nel caso fossero stati revisionati irregolarmente, comunicati alla Motorizzazione. Questo progetto porterebbe beneficio ai Centri di Revisione, facendo guadagnare parecchio tempo, alla Polizia Stradale che farebbe controlli “mirati” e alla Motorizzazione che si troverebbe con la lista dei “presunti” Centri di Revisione irregolari… ma soprattutto viaggeremmo tutti più sicuri. Per il momento, ci limitiamo a cercare nuovi responsabili tecnici operanti in Lombardia per rendere l’iniziativa più capillare ed efficiente.
autore: Diego Brambilla – 07/03/2017