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La Maserati MC12 è molto più di una Enzo vestita. Vediamo insieme questa magnifica supercar
Mi sembra ieri, ma era il 2004 quando vidi la prima volta l’immagine della Maserati MC12. La supercar della Casa del Tridente ha molto in comune con la Ferrari Enzo (tra cui telaio e motore), ma le dimensioni smisurate e le appendici aerodinamiche la fanno sembrare una vettura da corsa messa su strada. Non siamo molto lontani dalla verità: la MC12 è nata per partecipare al campionato FIA GT ed è quindi stata costruita in 50 esemplari stradali per ottenere l’omologazione. Il prezzo? “Solo” 720.000 euro.
CARBON FIBER E V12
Il telaio in mix carbonio e alluminio e la scocca in materiali compositi fanno pesare la Maserati MC12 solo 1.330 kg sull’ago della bilancia. Il motore è lo stesso, poderoso V12 5.598 cc della Ferrari Enzo, ma ha 630 CV a 7.500 giri (invece che 660) e 652 Nm di coppia, abbastanza per lanciarla da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi fino alla velocità massima di 330 km/h. Nonostante la minor potenza, però, la MC12 gode di un maggior carico aerodinamico dovuto al mega alettone (è largo più di due metri) e allo splitter anteriore. Anche il fondo dell’auto completamente piatto (e i due mega estrattori d’aria) aiutano a incollare la Maserati MC12 al suolo.
Il cambio manuale robotizzato a 6 marce derivato della Enzo è stato ulteriormente affinato, tanto da poter innestare un rapporto in soli 150 millisecondi, che suona come un tempo davvero breve…
Quello che fa strano è trovare un abitacolo così lussuoso e curato. La Enzo, pur essendo meno sfacciatamente corsaiola, ha carbonio a vista e richiami alla F1 a profusione; la Maserati invece, a dispetto del look, dentro sembra quasi un salottino. Il volante a tre razze è splendido: sottile, appiattito sopra e sotto, da dove spuntano i lunghi paddle in alluminio. La pelle azzurra ricopre praticamente tutta la plancia e nella consolle centrale spicca il piccolo orologio analogico che contraddistingue le auto del tridente.
La Maserati MC12 però “ruba” qualcosa anche dalla Ferrari F50, in questo caso la possibilità di rimuovere il tetto. Già, è una vettura Targa con hard top, un bel plus per godere a pieno della colonna sonora del V12 – anche perché non c’è la radio, nemmeno tra gli optional. Ma non ha importanza, sulla MC12 si guida. Le sospensioni anteriori e posteriori indipendenti hanno una struttura a quadrilateri articolati (sistema push-rod) con geometria antidive-antisquat e con ammortizzatori contrapposti. In pratica: sono sospensioni da corsa: ingombranti, ma molto raffinate. L’esuberanza del V12 poi viene messa a terra dalle Pirelli da 245/35 all’anteriore e 345/35 al posteriore posate su cerchi da 19”, e placata dall’impianto frenante Brembo con dischi da 380 mm di diametro all’anteriore e da 355 mm al posteriore.
autore: Francesco Neri – panorama-auto.it – 01/02/2017
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