(ecoautomoto.com)
È decisamente un’auto empatica, quella che il colosso Honda ha presentato al CES di Las Vegas! La Neu-V, concept elettrica della casa nipponica, è dotata di intelligenza artificiale, grazie ad una speciale tecnologia sviluppata insieme alla Cocoro SB. La Neu-V, nonostante le tipiche forme squadrate di una monovolume, presenta non poche novità, come la possibilità di ridurre la congestione del traffico e quella di creare nuovi modelli di connettività. Lo stesso nome Neu-V, acronimo di New Electric Urban Vehicle, ne è il simbolo.
Questa piccola vettura riesce a fornire massima efficienza, non solo grazie alle emissioni zero, ma soprattutto perché pensata per “monetizzare” i tempi morti. Cosa significa? L’idea che sta alla base della sua progettazione è il ridesharing automatizzato: mentre il proprietario non è impegnato nell’utilizzo del mezzo, la Neu-V si muove autonomamente per la città, trasportando i clienti. In questo modo i “tempi morti” in cui il rider è impegnato a fare altro, diventano per lui fonte di guadagno grazie al trasporto di altri passeggeri. Stessa idea di fondo guida anche la carica: grazie ad un sistema V2V (vehicle-to-grid), l’energia immagazzinata dalla Neu-V può essere rivenduta all’operatore, per stabilizzare la rete nei momenti di massima richiesta. Abbiamo a che fare dunque con un vero e proprio smart vehicle che si inserisce perfettamente nel panorama delle smart grid.
Non solo: oltre ad avere un’intelligenza legata allo sfruttamento della sua massima efficienza, la Neu-V possiede anche un’intelligenza emotiva. Parliamo di una vera “emotion engine”, studiata, come dicevamo, per empatizzare con il suo guidatore, leggendo e interpretando le sue emozioni, imparando le sue abitudini per assisterlo con proposte e suggerimenti. Questa straordinaria tecnologia è denominata HANA (Honda Automated Network Assistant), ed è in grado di proporre un tragitto più rilassante rispetto al solito, o una musica più adatta all’umore del driver. Viene offerto anche uno skateboard elettrico per la percorrenza del cosiddetto ultimo miglio, ovvero dal parcheggio alla destinazione finale.
Questo concept non smette di stupirci, rivelandosi anche parte integrante di un progetto più grande ed ambizioso, la Cooperative Mobility Ecosystem. Si tratta di un sistema V2X (vehicle-to-everything), in cui gli smart vehicles come la Neu-V comunicano tra loro e con le infrastrutture allo scopo di ridurre il traffico e migliorare la sicurezza stradale.
autore: Jona Hoxhaj – ecoautomoto.com – 21/01/2017