(Pietro Ginechesi – motori.fanpage.it)
Le immatricolazioni in Italia del mese di novembre aumentano del +8,2% rispetto al 2015. Quota di mercato stabile per il Gruppo FCA, leader nel Bel Paese. Mercato influenzato dalle nuove piattaforme di rivendita online
Il Ministero dei Trasporti diffonde i dati sulle nuove immatricolazioni di auto in Italia. Il mese di novembre ha registrato 145.835 pratiche, pari all’8,2% in più rispetto al medesimo mese del 2015 (134.790 immatricolazioni). Da inizio anno fino a novembre sono state immatricolate 1.699.944 di vetture, contro le 1.459.029 dei primi 11 mesi del 2015, con un miglioramento del 16,5% arrestato solo dalla frenata partita già da questo ottobre.
FCA in crescita costante
FCA in continua crescita con Fiat che registra 30.124 immatricolazioni migliorando del 7,8% rispetto a novembre 2015. Da inizio anno sono 359.028 le nuove Fiat, pari a +17,4% confrontati agli stessi 11 mesi del 2015. L’espansione della gamma premia Alfa Romeo, che si migliora del 35,6% nel confronto tra novembre 2016 e 2015. Segnali positivi anche per Chrysler/Jeep/Dodge e Lancia, che cresce del 27,5%. Lancia contribuisce con un +2,3%. In totale, FCA possiede una quota del mercato 2016 del 29%. Volkswagen immatricola 11.187 vetture a novembre 2016, con un +7,5%. Nel confronto annuale, il marchio di Wolfsburg viaggia con un +16,3% grazie alle 128.863 immatricolazioni attuali. Renault segue con 10.022 immatricolazioni mensili, pari ad un ottimo +15,1%. La statistica degli 11 mesi segnala +26,7% con 110.023 immatricolazioni contro le 86.858 del 2015. Segnali negativi per Ford, che vede un minaccioso -0,9% e la quota di mercato gennaio-novembre 2016 perde circa 0,2 punti percentuali rispetto al 2015. Dacia fa -23,5% nella mensilità.
La rivendita online non eliminerà i concessionari
La domanda da parte di privati non cresce particolarmente, discorso ben differente per le aziende, che possono ancora beneficiare della riduzione di pressione fiscale grazie al superammortamento del 140%. Il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, puntualizza su come il mese di novembre abbia visto l’introduzione di nuove piattaforme di vendita online, come le Fiat presenti su Amazon e rassicura sul futuro del concessionario:
“un operatore che volesse sostituirsi ai concessionari dovrebbe mettere sul piatto circa 2 miliardi e mezzo per garantire gli stock pronta consegna, 1.400.000 metri quadrati di superficie di commerciale in oltre 5.000 sedi dislocate sul territorio, oltre a garantire il lavoro a 178.000 addetti, anche nella distribuzione dei ricambi e nella riparazione degli autoveicoli”.
Allo stesso tempo vanno valutati anche i vantaggi del web, a partire dall’enorme quantità di informazioni facilmente reperibili tramite una semplice ricerca online. Il tutto però resta parte di un processo che porta un cliente fisicamente dal concessionario, dove avrà a che fare con personale altamente qualificato e capace di gestire ogni aspetto della compravendita: dalla permuta dell’usato fino a tutto l’iter burocratico dell’immatricolazione. Federauto guarda al 2017 e punta a chiudere l’annata 2016 con 1.850.000 immatricolazioni.
autore: Pietro Ginechesi – motori.fanpage.it
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